LA SATIRA

Nell’imminenza delle consultazioni amministrative, siamo andati a tastare il polso all’elettorato, intervistando un elettore-tipo, scelto a caso fra quanti si dichiaravano indecisi nell’imminenza del voto.
Signor Esposito, lei che è l’uomo della strada…
"Come si permette?!"
No, intendevo, l’uomo comune…
"Ah, vabbe’…"
Ecco, dicevamo, per chi voterà come sindaco?
"Mah, io di solito voto a sinistra…"
E allora?
"Non c’è un candidato di sinistra, in queste elezioni…"
E dunque?
"Mah, avevo deciso di votare a destra, per protesta".
Quindi voterà a destra?
"Non c’è nemmeno un candidato di destra, in queste elezioni".
Ce ne sono però tre di centro…
"Troppi. E poi io che c’entro col centro?"
Insomma, che farà?
"Semplice, non voterò proprio!"
Ma almeno per il Consiglio Comunale, esprimerà una preferenza?
"Guardi, non me ne parli: ho candidati tre zii, due sorelle, sei cugini, persino mio nonno, ed un’infinità di amici."
E a chi darà la sua preferenza?
"A nessuno, non andrò proprio a votare".
E che farà durante le elezioni?
"Cambio paese. Mi sto attrezzando per trasferirmi in America. Cambio città, provincia, regione, nazione, continente, e se mi riesce, anche pianeta: ci deve essere un posto in cui le questioni politiche si risolvono con delle sane randellate… Anzi, guardi, mi mangio la tessera elettorale…"
No, ma che fa?
"Ah, si, è vero: vuol favorire?"

Giuseppe Della Monica