Il 12 e 13 giugno alle urne

Nei giorni 12 e 13 giugno gli elettori italiani sono chiamati alle urne per i referendum abrogativi. Trattandosi di abrogazioni, bisogna votare SI per far cessare l’applicazione di alcune norme, e votare NO per lasciare lo stato di cose attuale. Il primo quesito, su scheda rossa, prevede l’abrogazione delle norme che consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici, come il servizio idrico, a operatori privati. Il secondo quesito, su scheda gialla, propone l’abrogazione delle norme che consentono ai gestori privati dei servizi idrici di stabilire la tariffa per l’erogazione dell’acqua. Il terzo quesito, su scheda grigia, prevede l’abrogazione della norma che consente la realizzazione di centrali nucleari sul territorio nazionale. In seguito agli ultimi interventi legislativi del Governo in merito alla norma sottoposta al quesito nei prossimi giorni la Corte di Cassazione dovrà esprimersi sull’eliminazione o modifica di tale quesito. Il quarto quesito, su scheda verde, propone l’abrogazione di norme sul legittimo impedimento, cioè l’istituto che permette al Presidente del Consiglio e ai Ministri di giustificare l’assenza in udienza penale. I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22 del 12 giugno e dalle 7 alle 15 del 13 giugno, per votare è necessaria la tessera elettorale e un documento di identità. I cittadini che non hanno la possibilità di recarsi alle urne devono presentare richiesta al Sindaco entro il 23 maggio per poter usufruire del voto domiciliare. Affinché il referendum sia valido è necessario che voti il 50 % più uno degli elettori.
Carolina Esposito
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 18 maggio 2011