LA SATIRA

Siamo seduti al tavolo di un bar del cento a sorbire un aperitivo assieme al nostro eroe, il più medio dei Torresi, Gennaro Esposito.
Certi riguardi sono inevitabili, dopo una consuetudine di oltre un anno di interviste. Ovviamente offrire tocca a me, visto che godo delle sue analisi "a gratis".
Allora, signor Esposito, dov’è stato questa estate?
"In una ridente cittadina balneare della costa tirrenica".
Bella?
"Diciamo che d’estate si aggiusta".
In che senso?
"Le strade sono meno sporche, c’è meno traffico… Il mare invece fa sempre schifo, inquinatissimo".
E che ha fatto?
"Ho passato il tempo fra una festa troppo pubblicizzata, una rassegna cinematografica semiclandestina, un bel torneo di calcio giovanile".
Ho capito: è rimasto a Torre
"Esattamente! E Lei, che ha fatto?"
Sono rimato a Torre anch’io. Molte buone letture e le peripezie del Sindaco da seguire…
"Anche a Ferragosto?"
Il Ferragosto l’ho passato fuori di casa…
"In che senso?"
Nel senso letterale del termine: ho dimenticato le chiavi dentro ed ho dovuto aspettare i pompieri per rientrare.
Penso che me lo ricorderò a lungo.
"Ci credo! Be’, che ci mangiamo stavolta, dopo l’aperitivo?"
Propongo un opuscolo turistico della nostra città.
"Prosit!"
Salute!
Giuseppe Della Monica