Anche l’associazione torrese “La Libellula” è scesa in campo insieme al coordinamento campano di famiglie di diversamente abili ed ad altre associazioni dei Comuni limitrofi, per protestare contro la promulgazione del decreto 108 da parte del Presidente della Regione Campania Caldoro, che “preoccupandosi unicamente di far LaLibellula-Manifestazione-Napoli-2015

quadrare il bilancio regionale – si legge nella nota inviata dall’associazione no profit – e per criteri puramente ragionieristici, ha pensato bene col suddetto decreto di tagliare fondi alla sanità, e con essa all’assistenza delle fasce più deboli, ossia i diversamente abili, che da un giorno all’altro si troverebbero cacciati fuori dai semiconvitti di istituti senza se e senza ma”. “Un semiconvitto – continua il comunicato -, per un diversamente abile, rappresenta l’unico sistema suo di vita, in quanto senza di esso dovrebbe vivere imprigionato tra le mura domestiche, senza stimoli e risorse che danno un senso al suo quotidiano”. “La Libellula” – spiegano – è scesa in campo per sostenere queste famiglie nella loro lotta ed anche per comprendere la veridicità di alcuni fatti, dato che la Regione dal canto suo ha riportato varie versioni e spiegazioni di tale decreto, forse per cercare di calmare le acque, cosicché i diversamente abili si troverebbero poi dinnanzi al fatto compiuto?” La prossima manifestazione è prevista dinnanzi a Papa Francesco in concomitanza del suo arrivo a Napoli, “sperando che almeno un suo intervento in merito sia utile a plasmare mente e cuore del Presidente Caldoro, che invece di effettuare tagli nell’esubero esistente in Regione, come ormai da copione, se l’è presa con i più deboli, negando loro un dignitoso quotidiano”, conclude polemico il comunicato.