Gori, caro bollette. A poco ore dall’incontro (alle 19,30 presso la sala adiacente la parrocchia dello Spirito Santo di viale Ungheria) con i rappresentanti della Gori e della società civile, organizzato dall’ associazione Crescere Insieme, in collaborazione con i comitati di quartiere: La Vesuviana, Torre Nord, I Giovani del Borriello-Ciro-Compiaciuto

Miglio D’Oro, Il progresso e Cappella Nuova; per parlare del tema scottante del caro bollette pervenute agli utenti negli ultimi giorni, il sindaco Ciro Borriello anticipa una parte del suo discorso postando una nota sul suo profilo Facebook. “ A chi accusa la mia amministrazione – scrive Borriello – per le bollette Gori relative a “conguagli tariffari relativi al periodo ante 2012” che stanno arrivando a casa di tanti cittadini in questi giorni, chiedo di leggere la delibera Gori del 2012 relativa a questa decisione. E notare i presenti del Comune di Torre del Greco: l’allora vicesindaco Paris La Rocca (riferimento politico del deputato di Centro Democratico Nello Formisano) e il capogruppo del Pd dell’epoca, Massimo Meo. E notare ancora – continua – il loro silenzio mentre altri rappresentanti dei Comuni interessati prendevano una netta posizione contraria”. “Ora – domanda retoricamente Ciro Borriello – è proprio il Pd a chiedere che il sindaco intervenga? Ma perché quando potevano sono rimasti colpevolmente zitti?”
Il sottoscritto – conclude roboante il sindaco -, nella qualità di primo cittadino, si batterà per provare a rettificare quanto di sbagliato fatto da chi l’ha preceduto. Ma a chi ha prodotto questo ed altri scempi chiedo almeno il buon senso di restare anche adesso in silenzio!”. Dall’altro versante, invece, il consigliere comunale del Pd, Clelia Gorga, invita la cittadinanza a fare ricorso. “In riferimento alle cosiddette “bollette pazze” – dichiara Clelia Gorga – sul caso gestione dell’acqua è necessario fare chiarezze per evitare spiacevoli speculazioni. L’Ato 3 – continua – che determina la tariffazione dell’acqua, imponendola di fatto anche alla Gori, ha a più riprese con l’avallo di tutti i sindaci dell’ambito vesuviano e nocerino sarnese, approvato un aumento tariffario retroattivo, sulla base di una indicazione ricevuta dall’Autorità”.
A questo punto – spiega – occorre attivare un contenzioso direttamente contro la bolletta chiedendo la disapplicazione della delibera commissariale, la quale sicuramente, viola il principio di irretroattività degli atti amministrativi.
Essendo, poi, norma attuativa, l’impugnazione va fatta dinanzi al giudice competente avverso l’atto attuativo”.
“Per questo – sottolinea il consigliere Pd – ritengo che la giurisdizione sia o del giudice ordinario o di quello tributario e che, in quella sede, occorre chiedere la disapplicazione del regolamento”.
“Credo è la conclusione di Clelia Gorga – che in un momento difficile come questo con aziende che chiudono e famiglie in difficoltà non sia giusto che a pagare siano ancora una volta utenti e consumatori. Compito di chi rappresenta i cittadini è trovare una soluzione ai problemi. Ed in questo caso ci troviamo davanti a una problema che rende complicata anche la gestione dei conti familiari”.