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Dopo l’arrivo della nuova TAC all’ospedale di via Montedoro, alcuni attivisti dell’Associazione Pro Maresca hanno voluto vederci chiaro. Da quanto riferito alla nostra redazione, la TAC non sarebbe, purtroppo, ancora operativa.
Il motivo non è del tutto chiaro, anche se, secondo indiscrezioni, sembra siano in corso lavori di ristrutturazione del pavimento nel locale dove ci sono le apparecchiature per monitorare le TAC.
Recentemente gli attivisti dell’Associazione sorta in difesa del nosocomio corallino ci avevano segnalato anche la mancanza di specialisti radiologi, eccezion fatta per un dottore in servizio di mattina: decisamente poco per un soddisfacente servizio di radiologia ospedaliero.
Alla luce di queste anomalie, difficilmente riconducibili ad un potenziamento del Maresca, gli attivisti hanno lasciato trapelare un certo malcontento, facendo intendere che è loro obiettivo restare vigili sulla questione e di essere pronti, se necessario, a scendere ancora in piazza per nuove e clamorose manifestazioni di protesta.
Il timore, francamente non infondato, è che ci sia una volontà di derogare l’attività ospedaliera al presidio di Boscotrecase, mentre appare incerto, ancora oggi, il destino del Maresca.
“La percezione – ci ha confidato un’attivista dell’Associazione – è che i vertici aziendali sappiano già cosa farne dell’ospedale torrese. Ma allora che si parlasse chiaro alla gente, senza dare loro false speranze e senza effettuare operazioni di “facciata”, in forte contrasto con quello che la realtà quotidiana presenta. Siamo stanchi di sentirci ripetere che il Maresca risorgerà e verrà potenziato, come proclamato dal governatore De Luca e confermato dalla nostra concittadina, la consigliera Raia, se poi ancora oggi le persone sono sballottate da un ospedale ad un altro, con perdite di tempo che possono costare la vita. Siamo decisi a continuare a vigilare sulle promesse fatte dalla politica e siamo pronti a scendere di nuovo in piazza per riavere il nostro ospedale, coinvolgendo la cittadinanza, se tali promesse saranno ancora una volta disattese”.
Marika Galloro