27 discariche irregolari da bonificare o da chiudere perché costituiscono un grave rischio per la salute umana e l’ambiente secondo l’ultima relazione della Commissione Ue in Campania.

“Per le 25 discariche campane già in multa – ha dichiarato Piernicola Pedicini europarlamentare del Movimento 5 Stelle – e per le altre 77 presenti in Italia, il nostro Paese sta pagando circa 40 milioni di euro all’anno, in quanto le sanzioni equivalgono a 200mila euro ogni sei mesi per le discariche non contenenti rifiuti pericolosi e 400mila euro ogni sei mesi per le discariche con rifiuti pericolosi”.

Qui di seguito, i comuni, e tra parentesi le località, dove si trovano le 25 discariche irregolari della Campania per le quali dal 2014 si stanno pagando le sanzioni (l’elenco è aggiornato a dicembre 2016): Andretta (Frascineto); Apice (Calvano); Benevento (V. Ponte Valentino); Casalduni (Capitorto); Casamicciola Terme (Cava Baino); Castelpagano (Campo delle Corte); Castelvetere in Val Fortore (Lama Grande); Cusano Mutri (Battitella); Durazzano (Fosso delle Nevi); Gioia Sannitica (Petrito–Colle Ducito); Morcone (Sassinora); Montefalcone di Val Fortore (Toppo Pagliano); Pagani (Torretta); Pesco Sannita (Lame); Puglianello (Marrucaro); Rotondi (Cavone Santo Stefano); S. Lupo (Defenzola); S. Croce del Sannio (Contrada chiusa Barricelli); S. Arcangelo Trimonte (Pianella Nocecchia); S. Arsenio (Difese); Solopaca (Contrada Bolla); Teggiano (Corticato); Tocco Caudio (Paudone); Villamaina (Formulano); Calvi (Matiano).



Le 2 discariche campane, per le quali la Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia, si trovano a Montecorvino Pugliano (Loc. Parapoti) e a San Bartolomeo in Galdo (Loc. Serra Pastore) proprio a Serra Pastore