Decimo risultato utile consecutivo. Corallini a soli cinque punti dalla zona promozione

Sporting Genzano: Vitucci, Chimenti, Morgigno, Menicozzo, Bearzetti ( 67’ Saragno), Santibanez, Moscato, Formica ( 73’ Di Cecca), Infantino, Baldini ( 53’ Pignatta), Bottiglieri. A disp: Villa, Mendiduil, Raimondi, Cirignano. All. Ruisi
Turris: Sorrentino, Lagnena, Iervolino, Visciano, D’Arienzo, Vitello, Macari ( 62’ Qualano), Cangini, Pirro ( 90’ Castellano), Margheriti ( 76’ Balzano), Esposito. A disp: Esposito, Leccese, Gaglione, Nuzzolese. All. La Scala.
Arbitro: Faggiano di Civitavecchia
Ammoniti: Menicozzo e Infantino per il Genzano; Vitello, Margheriti e Esposito per la Turris. Espulso l’allenatore del Genzano Ruisi per proteste.
Note: Gara giocata sul neutro di Lucera e a porte chiuse per la squalifica del comunale di Genzano.

Lucera – Non finisce di stupire la Turris di mister La Scala. Batte anche lo Sporting Genzano e ora guarda addirittura ai play off. Solo cinque i punti che al momento separano i corallini dalla prima posizione utile – attualmente occupata dall’Ischia -per giocare gli spareggi promozione.
E così, nonostante una matematica che tarda ad arrivare e con la pratica salvezza oramai archiviata, si potrebbe addirittura tentare il tutto per tutto per raggiungere la zona play off, traguardo inimmaginabile fino a qualche settimana fa. Merito della cura La Scala, che ha letteralmente rigenerato gli undici in maglia bianco rossa, oramai imbattuti da dieci giornate – tre pareggi e sette vittorie – . Se a ciò si aggiunge il fatto che l’estremo portiere corallino – oggi è toccata a Sorrentino scendere tra i pali viste le precarie condizioni di salute del titolare Gennaro Esposito – non prende gol da oltre 850 minuti, allora raccontare l’euforia che si respira in casa Turris diventa quasi banale.
Per la cronaca, i corallini mettono kappaò il Genzano con una prestazione caparbia ma allo stesso tempo accorta: pochi i rischi che la retroguardia ha corso, mentre in attacco Pirro e Macari hanno dato più volte filo da torcere alla difesa di casa guidata dall’esperto Santibanez.
Proprio l’attaccante ex Fermana sbloccava la partita al 12’, mettendo alle spalle del portiere dopo aver vinto gomito a gomito trenta metri di corsa col suo diretto marcatore. Dopo il vantaggio della Turris, i padroni di casa iniziano ad avanzare il baricentro del gioco e ad avvicinarsi dalle parti di Sorrentino: al 22’ Santibanez lascia partire un tiro da oltre 30 metri che coglie in pieno la traversa con Sorrentino palesemente impreparato. Occasione dubbia al 29’, con Baldini che cade in area, ma l’arbitro però lascia correre. Al 34’ Cangini ruba palla a centrocampo e lancia Pirro, la cui conclusione è però ben bloccata da Vitucci. Al 42’ occasionissima per il Genzano che però non riesce a concretizzare un incredibile mischia in area corallina, con la palla che minacciosamente danzava a pochi metri dalla porta difesa da Sorrentino. In pieno recupero, ennesima occasione da moviola: contatto dubbio in area corallina tra Infantino e Iervolino, il centrocampista lucano casca in area ma per l’arbitro è tutto regolare. Veementi le proteste del Genzano, con mister Ruini che guadagna anzi tempo la via degli spogliatoi a causa delle eccessive proteste. La ripresa si apre subito con l’occasione giusta per il raddoppio, ma quel che sbaglia Macari al 53’ ha dell’incredibile. Il giovane attaccante scuola Salernitana a tu per tu col portiere tenta di batterlo con un delizioso pallonetto, ma la sfera termina per un soffio sul fondo. Il Genzano avverte il pericolo e si scuote, ma il leggero predominio territoriale non sfocia in vere e proprie palle gol. Girandola di sostituzioni e al 70’ la Turris raddoppia con un contropiede da manuale: Visciano apre sulla destra a Pirro che arriva quasi sul fondo e mette in mezzo per l’accorrente Cangini che non ha alcun problema a mettere alle spalle di Vitucci. Il Genzano accusa il colpo del kappaò, e la partita si avvia verso la conclusione non facendo registrare – a parte qualche infruttuoso contropiede – alcun altra occasione di rilievo.
Nino Aromino