La superiorità del Napoli è netta già in mezzo al campo, dove la coppia Tameze-Seri è sempre in balia degli uomini di Sarri. Soprattutto Seri, deludentissimo, mette spesso in difficoltà Dante, quando il brasiliano non si mette in difficoltà da solo. Di Dante però sono apprezzabili alcune aperture che scavalcano il cuore del campo e rilanciano i compagni in avanti. Quasi sempre senza risultati decenti, perché Balotelli è statico e Walter, il terzo elemento del trio che dovrebbe ispirare Mario, è troppo acerbo. Saint Maximin un paio di volte scappa ai napoletani: al 25′ mette in mezzo un buon pallone che Balotelli non fa in tempo a raccogliere, al 40′ prova a imbeccare Balo che perde palla con un tacco di troppo. E nel finale è ancora il Napoli a sfiorare seriamente il vantaggio con un diagonale di Callejon che esce di pochissimo. Ma è questione di minuti, quelli dell’intervallo. Al rientro in campo Souquet si perde Hamsik, che chiama in causa Callejon in arrivo come un razzo sulla fascia opposta: 1-0 e pratica Champions chiusa. Il Nizza ha l’occasione di pareggiare con il solito Saint-Maximin che per poco non trova la testa giusta, quella di Dante. Sneijder prova a impostare, Jallet ci mette l’orgoglio e i tifosi cantano. Al 15′ si fa vedere ancora Sneijder con una botta da fuori e reclama un rigore per fallo di mano che non c’è. Proteste contenutissime, per la verità, perché ormai la qualificazione è andata e resta la voglia di uscire di scena nel migliore dei modi. Cardinale resiste a Insigne, il tecnico del Nizza Favre sostituisce Balotelli, fischiato, con il giovanissimo Ganago del quale si dice un gran bene, e infatti costringe subito Reina a una parata complicata. Poi è ancora Sneijder a minacciare Reina con una punizione delle sue, ma è Insigne nel finale a raddoppiare. Nonostante i tanti gol sprecati in due partite, il Napoli chiude il duello con il Nizza 4-0 e vola in Champions.