Pensieri liberi – E’ risaputo che i proverbi, i modi di dire, sono la saggezza dei popoli… Ad esempio, dalla notte dei tempi, quando ci si impegna duramente in un’impresa, quando si produce uno sforzo immane e si ottengono risultati modesti, si è soliti affermare che “la montagna ha partorito un topolino”… Però, i tempi cambiano, e non soltanto dal punto di vista atmosferico (non s’erano mai viste, alle nostre latitudini, le tempeste di tipo tropicale che, in questi giorni, stanno martoriando e distruggendo quello che era definito “il Paese del sole”!), perciò può anche capitare che sia il topolino a mettere al mondo una montagna. Già, è proprio questo che è successo venerdì sera al San Paolo.

Il calcio è unanimemente riconosciuto come “il gioco più bello del mondo” per tantissimi motivi, non ultimo tra questi la sua imprevedibilità. In Napoli-Roma, specialmente nel secondo tempo, la porta dei giallorossi è stata sottoposta ad un vero e proprio assedio, come quello dei pellerossa al Forte Apaches… Io ho contato circa trenta bolidi scagliati in direzione del portiere romanista…Risultati? Solo a tempo ormai scaduto un gol, pure abbastanza fortunoso, del subentrato Mertens ha evitato la mortificazione di una sconfitta che avrebbe avuto il sapore di un’amara beffa: la montagna aveva partorito il topolino!
Contro l’Empoli, invece, cinque, dico e sottolineo cinque, tiri in porta e cinque reti! Però, nonostante, la corposa vittoria, Ancelotti aveva un diavolo per capello, il sopracciglio che stava quasi per venir fuori dalla fronte, con un movimento ritmico che evidenziava tutto il ‘nervoso’ che l’agitava… Nel postpartita, ne ha dette di tutti i colori, ai suoi ragazzi. La partita, proprio non gli è andata giù, l’Empoli aveva giocato sicuramente meglio di loro, il risultato era bugiardo, rispetto a quello che s’era visto in campo. Beh, se queste cose le dice lui… A me che, rispetto a Carletto capisco sicuramente molto meno di calcio, per la verità, l’esibizione degli azzurri non è dispiaciuta; in modo particolare, ho apprezzato i nostri ‘piccoli-grandi’ attaccanti, i loro imprevedibili dribbling, le improvvise, letali per i difensori empolesi, verticalizzazioni…. Bugiardo il risultato? Forse sì, il punteggio finale è un tantino esagerato, ma è successo che, una volta tanto, è stato il topino a partorire la montagna!
Su di un punto, però, concordo pienamente con il coach: non è concepibile, per una grande squadra, che, d’improvviso, i giocatori in campo, con il risultato già quasi acquisito, ‘stacchino la spina’ e rimettano in gioco gli avversari! L’Empoli, dopo aver accorciato le distanze, per poco non è pervenuto al pareggio! Ma tutto è bene quel che finisce bene ( e ci risiamo con i proverbi!)… Ancora una volta il mister ha attuato un massiccio ricambio – undici formazioni diverse in altrettante partite! – principalmente a centrocampo e in difesa. Il gioco è stato, comunque, brillante, pure se la mancanza in campo di alcuni giocatori (Allan, Calleijon, Albiol, in partlcolare, s’è, a mio avviso, avvertita).

Passando ad una rapida disanima sul campionato, relativamente alla parte alta della classifica, quella che ci riguarda da vicino, la Juve sembra non avere alcuna intenzione di mollare… Noi, adesso a braccetto con l’Inter, comunque, dobbiamo stare lì, per approfittare di un eventuale passo falso dei bianconeri… Ma ora concentriamoci sul prossimo martedì, quando al San Paolo approderanno Cavani e gli altri suoi temibilissimi compagni… Sì, Indubbiamente temibili i calciatori parigini… Ma i nostri ragazzi, al Parco dei Principi, per lunghi tratti della partita, il Paris Saint-Germain l’hanno ‘messo sotto’: è pensabile che “in casa nostra”, con il sostegno, sugli spalti, di oltre cinquantamila, palpitanti, ‘cuori napoletani’, che i francesi non se ne tornino al di là delle Alpi con le pive nel sacco?
Ernesto Pucciarelli