Il primo gol subito in casa costa ai corallini un’amara sconfitta. E domenica c’è il Cosenza

Tutto bello, bellissimo. Le due vittorie consecutive con Ippogrifo Sarno e Vittoria, gli acquisti dei due attaccanti Vitaglione e Verolino, l’entusiasmo ritrovato, un derby storico che non si disputava da dieci anni, il pubblico delle grandi occasioni. Contro la Nocerina mancava solo la vittoria, ma la vittoria non è arrivata. Ancora una volta la Turris stecca un appuntamento importante: vincendo, infatti, i corallini si sarebbero portati al terzo posto. Questa volta, però, nulla da imputare alla squadra che, nonostante le importantissime assenze di Zangla e Cuomo in difesa, si è ben comportata. C’è stato un po’ di tutto con la Nocerina: sfortuna, un gol annullato in modo incomprensibile, una condotta arbitrale per niente impeccabile e l’unica amnesia difensiva pagata caramente. Uno scivolone che la Turris paga amaramente in classifica. Nel gruppo di testa, infatti, Gelbison escluso, vincono tutte e così la capolista Cosenza allunga sui corallini portandosi a nove punti. L’unica a tenere il passo formidabile della corazzata calabrese sembra essere la Sibilla: appena tre i punti di distanza dal Cosenza e la Turris staccata dai flegrei di sei punti. Ne approfitta anche il Siracusa che, battendo il Vittoria, sorpassa i corallini ed aggancia il Gelbison al terzo posto. Meno conforto, poi, si trova nel pensare alla prossima gara: Cangini e compagni infatti, faranno visita alla corazzata Cosenza in una gara che appare proibitiva ma che i corallini dovranno cercare almeno di non perdere per non essere ulteriormente staccati dai calabresi. Ancora più decisa, poi, la richiesta del presidente Cirillo che chiede la vittoria: ”Sarà la partita della vita: o vinciamo o perdiamo. Il punto non servirebbe a nulla”. Ne è convinto anche La Scala che per la gara di domenica annuncia:“A Cosenza non andremo certo a fare le barricate: ci giocheremo la gara a viso aperto”.
Andrea Liguoro