Il ritorno in panchina di Merolla non inverte la rotta: Turris battuta anche dall’Angri

Non poteva concludersi peggio una settimana iniziata nel segno di dimissioni ed epurazioni: la Turris esce sconfitta anche dal "Novi"di Angri con un secco due a zero. Questa volta, però, le contestazioni dei tifosi sono indirizzate solo e soltanto alla squadra. E non potrebbe essere diversamente. Una squadra che anche contro un modesto Angri ha evidenziato le solite lacune caratteriali: mancanza di cattiveria- sportiva, si intende- e personalità, proprio quegli ingredienti necessari per una squadra che vuole puntare alla zona alta della classifica. Cattiveria sportiva: quella che manca ai giocatori corallini sotto porta. Un esempio su tutti: il gol divorato clamorosamente da Cangini nel secondo tempo che avrebbe consentito ai corallini di passare in vantaggio e, sopra di un goal, probabilmente la Turris sarebbe riuscita a portare a casa un risultato utile. Personalità: quella che una squadra tira fuori anche quando subisci un gol. Basta che prenda un gol, infatti, e la Turris è un pugile al tappeto che non è più in grado di rialzarsi. Se a questo poi si aggiungono errori banali come in occasione del primo gol nato da una punizione battuta velocemente a pochi passi dall’area di rigore senza che nessuno lo impedisse, allora la frittata è fatta. Tante cose da rivedere, dunque, per Merolla che forse dovrà cominciare da un lavoro psicologico prima che tattico per risollevare una squadra mentalmente a pezzi. Ed in tal senso non si può certo dire che il calendario aiuti la Turris: domenica, infatti, al "Liguori" arriva la Sibilla che, battendo nell’ultimo turno la capolista Cosenza per uno a zero, si è portata ad appena tre punti dai calabresi. Gara scoppiettante, dunque, quella di domenica: da un lato una Sibilla che venderà cara la pelle per conquistare i tre punti ed eventualmente agguantare la vetta della classifica, dall’altro una Turris alla ricerca di una vittoria per scacciare la crisi.
Andrea Liguoro