TORRE ANTICA

Situata fuori dal perimetro primitivo dell’antica città lungo la "Strada Regia" odierna Via Nazionale troviamo Villa Macrina,dal 1988 proprietà comunale fa parte del complesso Ville Vesuviane del XVIII secolo. L’edificio è inserito in un contesto urbanistico molto frazionato caratterizzato da una espansione edilizia che ha stravolto tutti i beni paesaggistici che si potevano ammirare. La Villa prende il nome dalla Marchesa Macrina Palomba che la lasciò al marito Marchese Rivellini e ai figli: Eugenia,Crescenzio,Carolina e Rosina. La grossa consistenza del fondo annesso circa 10 moggi di terra venne frazionata in modo che l’attuale villa sia circondata da verde pubblico attrezzato con una estensione inferiore ad un moggio. Dall’Archivio Notarile di Napoli del 1870 leggiamo: "Villa Macrina e .Masseria in Torre del Greco alla Contrada Santa Maria la Bruna,vitata e fruttata, confinante da un lato colla strada che mena alle Calabrie con il vicolo di Madonna della Bruna, il casamento è costituito da piano terreno adibito a scuderie e poi da un piano e un secondo piano formanti ciascuno una unica abitazione". Momenti di fulgore di vita borghese sino al 1905 testimonianza di una splendida cartolina,seguirà l’abbandono,l’oblio e l’incuria dell’uomo e del tempo. Finalmente con il restauro la villa ha ripreso il suo fulgore e la funzione di contenitore culturale come struttura utilizzata per convegni e mostre di spessore nazionale e Biblioteca Comunale "E.Aprea" ricca di testi antichi provenienti da chiese, dall’archivio comunale e da privati che hanno trovato finalmente la giusta collocazione per una fruizione pubblica. Oggi Villa Macrina rivive il suo splendore per chi, amante della cultura e del bello, vorrà affacciarsi da una terrazza o da balconi per godere del golfo, del Vesuvio e del libro tanto agognato: da leggere e riportare alle attente bibliotecarie e custodi della Villa
Ranesi