Prendere coscienza per riuscire a migliorare

Torre del Greco è una città che ha sempre avuto molto da offrire a partire dal suo patrimonio culturale, per non parlare della splendida manifattura legata al corallo, della produzione di fiori e dei cantieri navali che le hanno regalato prestigio e onore. Oggi vederla ripiegata su se stessa e schiacciata dal peso dei tanti problemi che ogni giorno la lacerano, è un qualcosa che non può lasciare la popolazione impassibile. Il motivo per cui il giornale "La Torre" ha scelto di dedicare quasi l’intera pagina alla nostra città, è tendenzialmente lo stesso che spinge ogni anno comitati, associazioni e gruppi giovanili a battersi per ridisegnare il volto di Torre del Greco, che ha rappresentato e che rappresenta tuttora la dimora comune che ha ospitato intere generazioni senza mai ostentare nulla, ma che oggi è completamente abbandonata a se stessa senza che nessuno ne comprenda le esigenze. Parlare di Maresca e Deiulemar è essenziale perché i torresi sappiano e non dimentichino mai che Torre del Greco è stata messa in ginocchio e che ora fatica a rialzarsi. Ma non devono altrettanto dimenticare che esistono molti altri aspetti che meritano, anzi necessitano, di una attenzione tale per cui non basta l’occhiata distratta sul quotidiano locale ma di un’accurata valutazione che porti ad un’ efficace soluzione. Quali sono questi problemi che richiedono la nostra attenzione? La risposta, o meglio le risposte, sono da ricercarsi tra i cittadini stessi che rappresentano, in ogni città che si rispetti, i primi campanelli d’allarme che segnalano la rottura di un equilibrio o una situazione che sta degenerando, poiché sono loro, quasi sempre, a risentire delle conseguenze. “Penso che al momento sostiene la 43enne Angela Izzo- il problema più grave dopo quello legato alla Deiulemar sia quello dei rifiuti”. “Qualche giorno fa – racconta Francesco Esposito pensionato di 72 anni – sono andato a gettare i rifiuti nel cassonetto e dei rumeni si sono avvicinati chiedendomi di dare a loro la busta con dentro la spazzatura perché dovevano trovare qualcosa da mangiare ma io non l’ho consentito. Quindi penso che quello legato agli extracomunitari, o zingari che siano, sia un problema grave che può intaccare la nostra incolumità.” “Io personalmente credo – afferma infine Carla Giglio 30enne – che i problemi che maggiormente affliggono la città siano, oltre alla Deiulemar, e al Maresca, quello della delinquenza, della droga e dei rifiuti.” Si tratta di affermazioni che arrivano direttamente dalla popolazione che prende atto di quanto di negativo può esserci in questa città e che alla domanda “Sareste disposti a fare del vostro meglio per fronteggiare tali problematiche qualora vi venisse chiesto?” rispondono “Si!” e la motivazione sta nel voler lasciare ai loro figli, nipoti e più in generale ai giovani, un ambiente più sano e non solo da un punto di vista ambientale ma anche di valori. Resta solo il consenso e l’aiuto dei più “potenti” e di coloro che fino ad oggi sono rimasti indifferenti dinanzi al crollo di un pezzo della loro storia.
Alessia Rivieccio

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 24 aprile 2013