Gli Avvocati del Diavolo – L’ormai celebre episodio dello scippo avvenuto a Napoli, sotto l ”occhio’ di una telecamera che ha mostrato la pronta reazione di un immigrato extracomunitario (ma i napoletani presenti sul luogo del fatto, contrariamente a quanto da molti affermato, non sono rimasti inerti), ci offre lo spunto per ricordare quand’è che il privato cittadino può procedere all’arresto di colui che viene colto in flagranza di reato. Innanzitutto, occorre precisare che la flagranza di reato sussiste nel momento in cui una persona viene colta nell’atto di commettere reato o, subito dopo il reato, venga inseguita, ovvero, da ultimo, venga sorpresa con cose o tracce da cui appaia che abbia commesso il reato immediatamente prima (art. 382 c.p.p.).

Il Codice di procedura penale prevede, poi, casi in cui la polizia giudiziaria debba procedere all’arresto di chi è colto in flagranza di reato e casi in cui, invece, l’arresto, sempre da parte della polizia giudiziaria, è facoltativo. Anche i privati cittadini, però, come accennato, possono, in determinati casi, arrestare un soggetto che si trovi in detto stato di flagranza.
E’ sempre il Codice di procedura penale che prevede questa possibilità. Più precisamente, il cittadino può (è una facoltà, non un obbligo, si badi bene) arrestare una persona in flagranza di reato nei casi in cui la polizia giudiziaria sia obbligata a procedere all’arresto e, contemporaneamente, si tratti di reati per i quali si procede d’ufficio (a prescindere, cioè, da una denuncia della persona offesa). Tornando, quindi, all’episodio di Napoli, coloro che hanno lasciato andare via lo scippatore, dopo avere, peraltro, come evidenziato dalle immagini, preso il numero di targa dello scooter su cui viaggiava, saranno, magari, per alcuni, venuti anche meno ad un dovere morale; la loro condotta, tuttavia, non ha, in concreto, realizzato alcuna violazione di legge.
Alessandro e Giovanni Gentile