La posta

Caro direttore,
ti scrivo in merito alla tua proposta di dare a Torre del Greco un sindaco apartitico. Un’idea tanto bella quanto utopica. Purtroppo, di quale sia lo stato della politica torrese è fulgido esempio la posizione attuale del sindaco uscente Borriello, espressione sia della destra che della sinistra, nonché a capo di una lista civica e possibile candidato sindaco di entrambi gli schieramenti. Inutile quindi sprecare altre parole sullo stato attuale delle cose, invisibile solo agli ottusi e degno di una "commedia degli equivoci"; risultato di un sistema politico che sempre più, soprattutto con l’odierna legge elettorale, ha trasformato il cittadino in suddito, il cui unico compito è quello di ratificare col proprio voto le scelte di partito e non più quello di eleggere un proprio rappresentante da egli liberamente scelto. Il consociativismo dilaga e sulla scena politica locale, oramai da decenni, vediamo affacciarsi sempre gli stessi volti. Personalmente sono rassegnato a vedere il ritorno al potere di qualcuno dei soliti rappresentanti del "sistema". L’unico appello che credo invece si possa fare ai politici è di porre nelle loro liste ed ai torresi di votare, tra i candidati al consiglio comunale, persone professionalmente qualificate e chiedere al futuro sindaco di scegliere come assessori persone valide e competenti nei settori che andranno a occupare.
È vero che il fulcro della democrazia sta nella, almeno teorica, possibilità che ha ognuno di poter accedere alla "stanza dei bottoni", al di la della propria istruzione, estrazione sociale o credo, ma penso che in settori chiave dell’amministrazione vadano collocate persone competenti (nonché incensurate) e sufficientemente istruite per il compito a cui sono chiamate.
Come vogliamo che Torre del Greco fermi la sua inarrestabile involuzione, se lasciamo le sorti della nostra città in mano a casalinghe, macellai ed ex parcheggiatori? Ripeto, in democrazia ognuno ha diritto a candidarsi ed essere eletto.
Ma per uscire dal pantano abbiamo bisogno non solo di gente che sia per bene e che abbia voglia di fare, ma di PROFESSIONALITA’! E con professionalità non intendo persone che abbiano solo un titolo, ma persone che abbiano documentata esperienza professionale nel settore comunale che saranno chiamati a dirigere. A Torre del Greco abbiamo professionisti eccellenti, che andrebbero coinvolti nella gestione della cosa pubblica, piuttosto che incentivati ad abbandonare la città.
Purtroppo però le scelte partitiche cadono quasi sempre, e sottolineo il "quasi", su personaggi dotati di vaste clientele e che possono quindi spostare centinaia di voti, piuttosto che su persone dotate di una limpida carriera o di una ineccepibile moralità.
Ma non voglio demonizzare la classe politica, i politici fanno il loro mestiere. Il male vero di questa città risiede infatti nella mentalità dei suoi abitanti, nella loro incapacità di ribellarsi allo stato delle cose o di essere propositivi, nell’individualismo barbaro e nella quasi totale assenza della nozione di "interesse e bene comune", nell’ ignoranza diffusa, nell’attenzione esclusiva al proprio "orticello" che portata a votare chi può fare un "favorucolo" piuttosto di chi può avere le capacità di operare il bene collettivo.
E così si eleggono degli amministratori, di qualsiasi colore essi siano, che da decenni non riescono a portare a conclusione una legislatura senza farci subire il commissariamento.
Ovviamente non voglio essere qualunquista, non tutti i torresi sono così, c’è tanta gente per bene, positiva e propositiva e di grande professionalità che la testa la fa funzionare bene… tanto è vero che la città ha perso più di ventimila abitanti!
Ti ringrazio dell’attenzione e per le prossime elezioni auguro ai miei concittadini…BUONANOTTE!
dott. Leopoldo Fontanarosa