GLI AVVOCATI DEL DIAVOLO

Il servizio televisivo di una nota trasmissione di Italia 1 sulla liceità delle aree destinate alla sosta a pagamento dei veicoli a motore non ha mancato di suscitare un vivace dibattito sul tema in questione. Cosa stabilisce, in effetti, la legge? L’art. 3 del Codice della strada prevede che le aree di parcheggio siano ubicate fuori della carreggiata; sempre l’art. 3 stabilisce, poi, che per “carreggiata” debba intendersi la parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli, la quale in genere, è pavimentata e delimitata da strisce di margine. Stando così le cose, si potrebbe, dunque, pensare che le strisce blu, che delimitano, appunto, le aree di parcheggio, finiscano per delimitare anche la carreggiata, rimanendo, quindi, al di fuori della stessa, nel rispetto della norma di legge. A confermare detta interpretazione interverrebbe anche l’art. 40 del Codice, che stabilisce che le strisce longitudinali (che rientrano nella segnaletica c.d. orizzontale) servono a delimitare, tra le altre, la carreggiata. Le cose, tuttavia, si complicano se andiamo a leggere quanto prevede l’art. 137 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della strada; tale articolo, infatti, stabilisce che i colori dei segnali orizzontali (ivi comprese, quindi, le strisce longitudinali che delimitano la carreggiata) possano essere: bianco; giallo; azzurro; giallo alternato col nero. E’ cosa nota che le strisce che delimitano le aree a pagamento sono di colore blu; dette strisce, dunque, stando alla lettera della norma, non dovrebbero rientrare nella segnaletica che delimita la carreggiata e, di conseguenza, le relative aree di sosta a pagamento finirebbero per rientrare nella parte di strada destinata allo scorrimento dei veicoli (la carreggiata, appunto), violando l’art. 3 del Codice della strada. In ultima analisi, dunque, dovremmo concludere che la gran parte delle aree di parcheggio a pagamento sia fuori norma. E’, questa, la conclusione corretta? Chi scrive non ha certo la pretesa di definire la questione, ma il dubbio sulla liceità delle strisce blu appare legittimo.
Alessandro e Giovanni Gentile
 
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 6 aprile 2011