AVVOCATI DEL DIAVOLO

Ha avuto una grande eco, e non poteva essere altrimenti, la brutale rapina commessa, a Torre del Greco, ai danni di una coppia di anziani, uno dei quali è stato ucciso dai rapinatori. Tale episodio ha determinato nella popolazione prevedibili reazioni: sdegno, rabbia, paura che fatti del genere possano ripetersi, richiesta di maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine e, ovviamente, l’invocazione di pene esemplari nei confronti di coloro che dovessero essere riconosciuti colpevoli del reato. Da cittadini, e anche in qualità di operatori del settore giustizia, gli scriventi non possono non condividere un auspicio che gli autori di t ale efferato crimine vengano prontamente individuati e patiscano una pena, non esemplare, ma commisurata al fatto commesso. In questi casi, tuttavia, nasce spontanea una riflessione più profonda, che riguarda l’efficacia deterrente della legge penale, che, con la minaccia della sanzione, dovrebbe, appunto, sco- raggiare i potenziali delinquenti dal commettere reato. Occor- re, infatti, prendere coscienza che gli episodi criminali, come quello recentemente accaduto nella nostra città, possono, per effetto di buone leggi e di mezzi adeguati destinati alle forze dell’ordine e agli uffici giudiziari, ridursi di numero, ma mai sparire del tutto. Può non fare piacere l’idea che, in una certa misura, si debba convivere con la delinquenza, a maggior ragione nel momento in cui questa si esprime in termini così brutali; tuttavia, non è pensabile che il fenomeno criminale sparisca del tutto, anche, ripetiamo, in contesto in cui le forze dell’ordine sono messe in condizioni di operare in maniera efficace e il processo p enale si conclude in tempi rapidi. E’ difficile, per chi scrive, ammettere che la legge non è in grado, e probabilmente non lo sarà mai, di scoraggiare del tutto comportamenti delinquenziali, ma da ciò, onestamente, non potevamo esimerci.
Alessandro e Giovanni Gentile

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 10 aprile 2013