TORRE ANTICA

Riporto dal Dizionario Geografico De Agostini : Portici
Kmq 4,52 – San Giorgio a Cremano 4,11 Ercolano Kmq 19,64, faccio una somma veloce e noto che i 3 paesi uniti formerebbero un territorio di Kmq 28,27, meno della nostra città. Strano che paesi così importanti per la loro popolosità e con la stessa caratteristica del nostro, quell’unicum di caos urbanistico- sociale che pone la costa vesuviana come un’unica realtà senza confini naturali che ha stravolto le sue belle e rinomate cittadine dal dopoguerra ad oggi ,siano più piccoli per estensione di territorio. Perchè mai? Dubbi e curiosità mi assalgono, mi sono chiesto sempre le ragioni di ciò, ma dopo vari sforzi mi viene incontro un libro che ho riposto nella mia raccolta circa 24 anni fa: "Storia di Torre del Greco" dei F.lli Giuseppe e Francesco Castaldi ristampa della Tipografia Elzeviriana Barnaba in Corso Avezzana, 40 -Anno 1890 da pagina 127 a pag.132 leggo: " il territorio della Torre del Greco confina con li territori della Terra di Somma, della Terra di Ottaviano, Scafati, sino alla Petrabianca dalla parte di ponente verso Napoli". Il territorio di Torre del Greco dunque, alla fine del secolo sedicesimo era assai più vasto del presente perché comprendeva quasi per intero Trecase o Mala Selva…". Nel 1711 si era addivenuto ad accordi che davano il territorio per metà parte alla Torre del Greco e dell’altra metà, due terzi a Resina ed un terzo a Portici. Si stabilirono, poi, i termini del territorio che a sud cominciava in località Ongino e a Ponente facendo capo a Via Fiorillo limite con Ercolano. Tali confini non sono stati mai alterati da tali date e sono oggi precisamente gli stessi determinati in quel tempo. Piccole controversie amministrative circa le tassazioni riferite agli abitanti di Via Fiorillo furono ormai sopite con l’istituzione di Resina in Municipio nel 1810. Era il documento storico che mi ha ridato tutte le spiegazioni che volevo, perché la nostra città con i torresi è stata sempre capofila in tutta la vicenda storica geografica che ha segnato per 3 secoli se non più, tutta la popolazione vesuviana vessata da angherie e soprusi di ogni genere da parte di rampanti e spregiudicati nobili che con i loro denari vendevano e compravano intere città con la compiacenza dei regnanti di allora.
Ranesi