Crac Deiulemar, nomina di un rappresentante degli obbligazionisti nel comitato dei creditori del fallimento della Deiulemar compagnia di navigazione Spa. Questo il motivo del nuovo incontro promosso dal gruppo di obbligazionisti coinvolti nel fallimento della compagnia di navigazione torrese. Si incontreranno, martedì 7 luglio alle 18.30, al circolo “ Casa del combattente” in villa comunale, tutti gli obbligazionisti sono invitati a Deiulemar-Nave

nominare un rappresentante perché è “importante essere rappresentati” – come si legge nei manifesti affissi ai muri della città -. Un incontro che ha come fine, quindi, quello di partecipare alla nima di un rappresentante nel comitato dei creditori e si sottolinea l’importanza di partecipare tutti “perché tutti abbiamo perso i nostri risparmi e tutti ci teniamo a recuperali”. Solo qualche mese fa sul blog utilizzato dagli obbligazionisti è stata fatta una ricostruzione sull’architettura societaria costruita dalle tre famiglie di armatori torresi. “Dal 2004 – c’era scritto – la Deiulemar compagnia di navigazione comincia l’opera di svuotamento e l’inizio della truffa alle nostre spalle (ma forse anche prima) con la cessione delle navi alla neonata Deiulemar Shipping”. Poi: “La Deiulemar shipping è controllata al 100% dalla lussemburghese Poseidon International sa , a sua volta la Poseidon International sa è controllata da altre tre società lussemburghesi: Sbf sa, Azzurro e Azzurra sa e Hamburg International sa. Dietro queste tre società ci sono le tre famiglie di armatori. La Sbf sa – infatti veniva spiegato – è controllata al 100% da una società di Madeira la Prothinny Financieira lda a sua volta controllata da un trust che si chiama Bigei controllata a sua volta dalla Bsi trust corporation di Malta che a sua volta è appendice della Bsi sa di Lugano. dietro questo trust ci sono Pasquale e Micaela Della Gatta”. E ancora: “Per questo trust come per quasi tutti gli altri ci sono contenziosi in corso che presumibilmente arriveranno fino alla cassazione”. “Il valore (valore non liquidi) del trust Bigei e’ di 363 milioni di euro”, concludeva la ricostruzione. Una ricostruzione che – spiegava l’avvocato Antonello Amato, membro del Comitato dei Creditori del fallimento Deiulemar Compagnia di Navigazione Spa – è fatta “sulla base delle investigazioni della Guardia di Finanza”. In più, è partita da tempo una raccolta di firme per un esposto da presentare agli organi istituzionali dello Stato. Ma per dare veramente una speranza ai migliaia di obbligazionisti di recuperare parte dei soldi investiti “bisogna aspettare la sentenza della Cassazione”, aggiungeva un po’ di tempo fa l’avvocato Amato. Insomma, ancora un po’ di pazienza per gli oltre 13mila obbligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione travolti dal fallimento da 800milioni di euro dell’ex colosso armatoriale con sede a Torre del Greco.