“Allo stato attuale non è previsto nessun coordinatore cittadino e nessuna preclusione ad uomini e partiti in vista delle prossime elezioni”, ha specificato il sottosegretario alla Difesa, nonché commissario regionale dell’Ncd, Giacchino Alfano, intervenuto in quello che è sembrato una sorta di congresso costitutivo del Nuovo centrodestra a Torre del Greco. L’incontro di ieri, svolto nelle austere sale dell’Hotel Poseidon, è nato sulla scorta delle polemiche che hanno visto contrapposti i gruppi legati a Gennaro Granato e Donato Capone sulla leadership del partito in città. Per una polemica destinata a durare qualche mese, quattro paroline ufficiose sono più che sufficienti, anche perché lo stesso sottosegretario ha chiarito che entro 48 ore ci sarà “la Gennaro-Granato-Gioacchino-Alfano_

sintesi” tra le varie anime inquiete del suo partito a Torre. In realtà, all’interno del partito alfaniano, sono in molti a essere convinti che a breve ci sarà semplicemente un allargamento dei rappresentanti che parteciperanno alle varie riunioni programmatiche. Tant’è che è stata già ufficializzata una mini squadra di aderenti al partito composta da Rivieccio e Lopez, accompagnati da Granato, che prenderà parte alla riunione di domani tra le varie forze moderate nello studio di Gennaro Torrese, dove saranno presenti anche i rappresentanti di Forza Italia.

Nel saluto che ieri, Gioacchino Alfano, ha fatto alla platea, ha sottolineato come l’ex consigliere comunale, Gennaro Granato (alias Capputtiello), è “molto riconosciuto negli ambienti politici nazionali”, contando “un enorme influenza personale, che lo hanno portato a sceglierlo come suo braccio destro” per risolvere le beghe che vanno dai Palazzi romani fino a quelli torresi. Cosa che non avrà fatto di certo piacere ai rappresentanti del partito collegati con il responsabile per le amministrative in provincia di Napoli, Franco Nappi (il quale ha abbandonato anzitempo la riunione).

Già, perché a differenza dell’unità d’intenti di voler essere determinanti in ogni contesto politico, ieri si respirava aria di correntismo. Anche se nessuno dei presenti lo confermerà mai. Legati a Nappi, si possono contare: Capone, Lopez, Antifono, Renzullo, Mirabella, Gaglione, Gentile e Vincenzo Porzio, i quali hanno sbandierato la presenza di “39 circoli disseminati sul territorio”. Dall’altra parte ci sono Granato e Luccio che raccolgono anche “le simpatie” di Rivieccio (legato alla Lista Caldoro) e Torrese (del movimento Nuova repubblica). Poi, ieri, si sono visti anche l’ex presidente del consiglio Colantonio (che ha presentato il suo movimento Prima Torre Prima e ha ribadito che entrerà nell’Ncd solo se questi non si alleerà con le sinistre), l’ex Idv Giuseppe Speranza e i figli di Antonio Ramondo e del fu Franco Gallo. In prima fila anche Luigi Barone, capo gabinetto del capogruppo Ncd alla camera, Nunzia De Girolamo.



Un vero dilemma sarà ora capire quale direzione prenderà il partito dei diversamente berlusconiani, anche se, una cosa è certa, come ha detto il sottosegretario “non accetteremo auto candidature che non siano condivise”. Ciro Borriello è avvisato.