Colantonio, Meo e Sorrentino in corsa per la presidenza del consiglio comunale. In arrivo sorprese nella composizione dei gruppi consiliari

Le signore torresi che fanno shopping tra via Noto e via Roma sono molto preoccupate per la salute di Gennaro Malinconico, l’avvocato penalista che nella primavera di quest’anno è diventato sindaco di Torre del Greco.
Ai loro orecchi è arrivata la notizia che il canuto penalista sia particolarmente stressato per la vicenda legata all’elezione del presidente dell’assise cittadina che da diversi mesi lo vede impegnato in prima linea per evitare che gli crolli addosso la maggioranza variegata che lo ha sostenuto alle ultime amministrative.
Le ultime notizie – mentre andiamo in stampa – non alleviano l’ansia delle madame torresi perché, dopo le numerosi riunioni, tra i maggiorenti locali dei partiti che fanno parte della coalizione che ha incoronato Malinconico sindaco, ancora non si è raggiunto l’accordo sul nome da designare l’erede di Michele Polese.
Oggi – per chi legge –, in previsione del consiglio comunale, per l’elezione del presidente dell’assise comunale dovrebbe essere cosa fatta, ma così non è stato, invece, nei giorni scorsi.
Infatti, fino all’ultimo momento il nome di chi mandare a dirigere gli scalmanati consiglieri comunali è stato sempre un’incognita. Nella storia recente della politica locale non si è mai assistito a una trattativa così estenuante.
Le signore di via Roma accaldate da Caronte e Minosse hanno assistito allo sventolare nervoso da parte dei consiglieri Pd di un accordo pre-elettorale che vedeva la carica tanto ambita di presidente del parlamentino torrese assegnata al partito di Bersani, cosa che ha acceso ancora di più gli animi (e fatto impennare ancora di più le temperature africane) tra gli altri pretendenti della poltrona che nell’ultima era Borriello ha preso la forma del fondoschiena di Michele Polese.
In pole position, per la carica di presidente del consiglio comunale, tra gli eredi della Quercia c’è Massimo Meo, che non ha mai fatto mistero di ambire a tale carica pubblica che fa rima con protagonismo. Ma non tutti, però, negli altri partiti sono d’accordo. Infatti, a voler sedere sulla poltrona di presidente dell’assise cittadina c’è anche il ginecologo dell’Udc, Filippo Colantonio, che è pronto a tutto pur di portare a casa almeno questo risultato, visto che i suoi due colleghi di partito (Ascione e Donadio) hanno potuto nominare dei propri assessori di riferimento.
A chiudere il terzetto degli aspiranti presidente del consiglio comunale c’è l’Italia dei Valori, con, probabilmente, l’avvocato Mimmo Sorrentino ad avere le chance maggiori per dirigere l’assise cittadina.
Sui lettini degli stabilimenti balneari del litorale corallino, le signore di una certa età scommettono su chi sarà il prossimo presidente del consiglio comunale e su come si appagheranno i personaggi che usciranno sconfitti dalla lotta per conquistare la poltrona tanto bramata. Per questo stanno mettendo da parte le sorprese usciti dalle uova Kinder per far posto a ben altro tipo di sorpresa.
E a proposito di sorprese, per il prossimo consiglio, le signore in tintarella hanno avuto anche notizia della seria possibilità di formare uno o più gruppi misti composti da fuoriusciti di partiti di minoranza (e forse anche di maggioranza).
Ma questo, per il momento, sembra essere l’ultimo dei pensieri dell’avvocato Malinconico.
Alfonso Ancona
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola l’11 luglio 2012