Terremoto a Palazzo Baronale. Borriello e la sua lista perdono pezzi e forza: I consiglieri comunali Felice Gaglione, Vittorio De Carlo e Gabriele Capuani sono usciti dal gruppo misto e sono entrati far parte del nuovo gruppo consiliare “Uniti per Torre”. Movimento, quest’ultimo, che sembrebbe molto vicino al vice sindaco Donato Capone. Rammentiamo che il consigliere Felice Gaglione è entrato a Palazzo Baronale con Fratelli Donato-Capone-Ciro-Borriello

d’Italia, mentre Vittorio De Carlo e Gabriele Capuani con la lista civica Borriello Sindaco. Secondo voci di corridoio sarebbe stata una manovra politica ben architettata da Donato Capone, che approfittando dell’assenza a palazzo Baronale del Sindaco Borriello (e precisamente in soggiorno all’estero) ha sferrato questo colpo basso.
In molti sono pronti a scommettere che le scosse di terremoto non finiranno qui. L’unico dato certo, però, è che ad uscirne indebolito di certo è, per adesso, il primo cittadino Ciro Borriello. Molti membri della maggioranza osservano ed hanno le bocche cucite, dell’opposizione a dire la sua è Domenico Maida esponente IdV: “È ormai chiaro che la luna di miele tra il Sindaco Borriello e la sua maggioranza non solo è finita ma è ad un passo del divorzio. Le ultime vicende – continua Maida – testimoniano sempre più l’allontanamento della quasi totale maggioranza di Consiglieri dalle posizioni di Borriello, uomo solo al comando! Dietro la nascita di questo nuovo gruppo – secondo Maida – si nasconde non solo una chiara manovra elettorale in virtù delle prossime elezioni regionali ma anche quella di dare la possibilità ad altri Consiglieri di staccarsi dalla lista Borriello per confluire nel gruppo misto. Ormai questa maggioranza – incalza il consigliere – è formata da diversi “clan” ognuno senza identità e allo sbando più totale. A pagarne le conseguenze è la Città di Torre del Greco che sta morendo di immobilismo proprio perché tutti pensano ai propri interessi personali anziché amministrare la Città in modo sincero. Che il Sindaco se ne faccia una ragione ridando la possibilità alla Città di scegliersi nuovamente da chi lasciarsi amministrare… noi – conclude Maida – siamo l’alternativa giusta!”.
Un terremoto politico che avviene proprio alla vigilia di due appuntamenti processuali molto attesi: il 7 aprile, presso la sede della Procura di Torre Annunziata, il sindaco ha dovuto difendersi dalle accuse di falso in atto pubblico e truffa al sistema sanitario nazionale. L’altro procedimento, venerdì 17 aprile, quello forse a molti più noto: il cosiddetto processo “Abusivopoli”; che vede interessato il Sindaco e circa 40 tra politici, tecnici, imprenditori ed impiegati comunali.

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 15 aprile 2015