Pensieri liberi – 4 marzo 2018: gli italiani sono tornati alle urne… I risultati? Vince, come da molti anni a questa parte, il “Partito degli Astensionisti” ( i tantissimi cittadini che hanno deciso di non esercitare più il diritto di voto), ma questo dato – a mio avviso importantissimo – viene commentato solo superficialmente… e poi messo nel dimenticatoio. I M5S sono il primo partito, la coalizione di centrodestra, nel suo insieme, ottiene la maggioranza relativa. Il PD di Renzi porta a casa una sonora sconfitta, e il segretario si dimette. Un bel ‘coacervo’ di novità, non c’è che dire…

1 giugno 2018: mentre sembrava che il ‘governo del Presidente’, guidato da Carlo Cottarelli per traghettarci alle ennesime (forse inutili!) nuove elezioni stesse lì lì per nascere, ecco il “colpo di scena”, inatteso: tutto annullato, tutto nuovamente in gioco, ritorna il professor Giuseppe Conte e, in quattro e quattr’otto, voilà, il nuovo esecutivo!

Tre mesi… Ci sono voluti tre lunghi, estenuanti, travagliati mesi per trovare la “quadra”! Il ‘matrimonio politico’ più difficile da attuare, poco comprensibile (e pronosticabile) anche dal punto di vista concettuale, sembra che, finalmente, sia cosa fatta! Il “sembra” pregiudiziale è d’obbligo, visto quello che è accaduto da quando il popolo sovrano è stato chiamato al voto… Già, il popolo sovrano, come recita la Costituzione… Un eufemismo, visto che il ‘presunto sovrano’ ha dato le sue indicazioni, abbastanza precise, e poi è successo quello che è successo… In questo lungo lasso di tempo, lo sgangherato ‘vascello Italia’ ha cominciato a fare acqua da tutte le parti, è stato sul punto di affondare, i mercati e le borse ci stavano massacrando…
Lontana da me l’idea di impelagarmi, come hanno fatto in tanti, negli sterili discorsi, nelle polemiche che hanno infiammato lo scenario politico di questi ultimi, caotici giorni… Di chi è la colpa di questo inconcepibile, inaccettabile ritardo? E’ di Di Maio che, da buon napoletano, ha provato a fare il ‘furbetto’? E Salvini, faceva solo finta di voler trovare un accordo con i pentastellati, ma mirava a nuove elezioni, dopo le quali auspicava di poter correre da solo per formare il governo? Il Presidente Mattarella è andato un po’ “fuori delle righe”, quando ha rifiutato di ratificare la nomina del prof Savona (euroscettico?) a ministro dell’economia, il dicastero più delicato della complessa macchina burocratica dello Stato? Noi italiani, da sempre, amiamo la dietrologia. Ci ‘attizza’ moltissimo provare ad immaginare quello che sta celato dietro ciò che appare… Siamo tutti bravi a ‘dire la nostra’, ad ipotizzare quale possa essere la verità, quella VERA! Stavolta, pero, credo che non sia facile ‘congetturare’: probabilmente, nemmeno loro, i protagonisti di quest’ ennesima farsa politica, la conoscono, la verità! Però, non posso esimermi da una considerazione. partendo da una premessa, che è la seguente: i due schieramenti (accomunati solo dal “populismo”) che, alla fine, si sono coalizzati per formare il governo, dal punto di vista ideologico, dovrebbero essere lontani anni-luce. I ‘grillini’, per vocazione, per un fatto genetico, sono molto vicini alla cosiddetta “sinistra”; i seguaci di Salvini, viceversa, si ispirano notoriamente ai valori della “destra”. E’ vero che, oggi, queste due categorie politiche non sono più ‘radicalizzate, come in passato. Però, qualcosa devono pur ancora significare, in termini di differenti modi di concepire il vivere associato, il contesto civile, visto che in campagna elettorale pentastellati e leghisti se le sono dette e ‘cantate’ di tutti i colori, senza esclusione di colpi!



Lega e M5S, insieme… E’ proprio vero, questa è una conferma: “Chi disprezza…” eccetera eccetera. Adesso i ‘nemici’ sono diventati ‘amici’, si sono seduti alla stessa mensa… Funzionerà questo “strano connubio”, oppure tutto salterà, non appena il primo venticello incresperà le onde del mare nel quale hanno scelto di navigare insieme? Sinceramente, non me la sento di azzardare pronostici, né di mettere, prima di vederli all’opera, sul campo, ‘paletti a prescindere’, pregiudiziali: chi vivrà vedrà!
Ernesto Pucciarelli