Torre del Greco – Lo scorso 19 maggio si è tenuta in città la presentazione della campagna elettorale del candidato sindaco Giovanni Palomba. Durante l’incontro, alla presenza di un folto gruppo di ospiti, il mobiliere si è lasciato andare a parole precise riguardanti il Partito Democratico, rimasto fuori dalla competizione elettorale.

“…Sono il rappresentante anche del Pd…”: così ha ripetuto Palomba alla presenza di tanti intervenuti.
Non è tardata, il giorno successivo, la risposta di una parte del Partito Democratico: a prendere posizione sono stati i Giovani Democratici che, infatti, non hanno tardato a prendere immediatamente le distanze da quelle affermazioni di Palomba.

“Come Giovani Democratici di Torre del Greco – hanno reso noto con un comunicato stampa – siamo profondamente sconcertati dalle parole del candidato sindaco Giovanni Palomba, il quale, seguito da alcuni candidati al suo seguito, ieri sera, durante la presentazione della sua campagna elettorale ha più volte ripetuto di essere, in questa tornata elettorale, anche il rappresentante del Partito Democratico. I Giovani Democratici di Torre del Greco rappresentano da sempre l’anima del partito attiva 365 giorni l’anno e maggiormente vicina alla popolazione e sin dal 4 marzo abbiamo indicato la necessità di ricostruire un centrosinistra senza guardare ai moderati. Tale nostra posizione – precisa con fermezza il gruppo giovanile – l’abbiamo più volte espressa al tavolo di quell’ipotetica coalizione poi distruttasi.



Non ci sentiamo per nulla rappresentati da Giovanni Palomba, così come non identifichiamo nella sua candidatura quel tanto decantato punto di rottura con l’amministrazione Borriello. Non ci sentiamo per nulla rappresentati da chi ha tra le sue fila i firmatari di quel documento che, all’indomani dell’arresto di Borriello, hanno dichiarato la propria vicinanza a questo – sia chiaro, siamo garantisti quindi Ciro Borriello è innocente fino al terzo grado, tuttavia la questione da noi sottolineata è etica e non giuridica.
Non ci sentiamo rappresentati da chi ha tra le sue fila personaggi che hanno scelto di nominare gli scrutatori anziché dare il via ad un sorteggio pubblico, scelta per la quale come GD ci battiamo da anni. Abbiamo invitato – continua la nota targata GD – il direttivo del Partito Democratico a prendere una seria posizione, smentendo le parole di Giovanni Palomba. Non sappiamo se il Partito Democratico si sveglierà o continuerà a restare dormiente. Ciò che sappiamo con sicurezza è che Giovanni Palomba – concludono – non rappresenta né i Giovani democratici né il Partito Democratico”.