Il consigliere d’opposizione Luigi Mele picchia duro su Malinconico sul bilancio di un anno di amministrazione.
In queste notti Gennaro Malinconico ha dormito male. Dopo il consiglio comunale che ha eletto Gaetano Frulio presidente e che ha messo in luce la frattura all’interno della maggioranza, l’opposizione a Palazzo Baronale ha cominciato a picchiargli in testa. Prima di coricarsi ogni sera gli rimbombano nel capo le critiche messe nero su bianco dal consigliere Mele, che prova a leggere in consiglio da circa 5 mesi. La frattura della maggioranza è più di una certezza e lo si è visto anche “con la proposta portata avanti dal neopresidente Frulio di ‘allargare’ la Ztl in queste Feste boicottata in Commissione dai consiglieri che rispondono ad Ascione e Formisano, Guarino e Maida”, spiega Mele.
“Penso – aggiunge – che a gennaio, quando si parlerà di Bilancio, ne vedremo delle belle”. Siamo a fine anno ed è giusto fare un bilancio annuale dell’Amministrazione Malinconico. “Non pervenuto”, è il commento lapidario del consigliere della civica Borriello sindaco.
“Primo punto da affrontare è quello in merito al discorso degli abbattimenti – continua Mele – a cui il sottoscritto tanto tiene sia per motivi professionali sia perché tanto si discute di questa problematica ma poche, se non nessuna, sono le soluzioni che la politica a tutti i livelli dal comunale al nazionale offrono a chi incorre in questo problema”. Peggio, “molti Comuni seppur obbligati dalla Procura a inserire a bilancio un importo per la demolizione degli immobili abusivi non lo hanno fatto, mentre questa amministrazione ha approvato in spending review con il bilancio 2013, l’importo di 500mila euro per l’abbattimento degli stessi…”. Si passa poi agli eventi natalizi. “Uno spreco di soldi pubblici – chiosa – utilizzati per sovvenzionare tutta una serie di eventi natalizi mal pubblicizzati”.
Luminarie non montate, programmi stravolti o cancellati, eventi inutili, questo ed altro ancora si legge nell’interpellanza preparata dal consigliere Mele. Uno dei cavalli di battaglia del sindaco Malinconico durante la campagna elettorale è stata la problematica dell’ospedale Maresca: “Per quale motivo, allora, il sindaco ha deciso di cedere la presidenza della conferenza dei sindaci, visto che la stessa toccava di diritto al primo cittadino del comune più popoloso?”, si chiede sconcertato Mele.
Altro cavallo di battaglia “era il ripristino del doppio senso di marcia a S.Antonio, ma nulla è stato fatto”. Per non parlare poi “dello stato di degrado in cui versano strade e monumenti pubblici”. In fine, tocca un tasto dolente: i rifiuti.
“Le isole ecologiche – spiega Mele -, tanto criticate da questa amministrazione, sono ancora tutte lì presenti nonostante i tanti proclami fatti in campagna elettorale e ad inizio mandato dal sindaco e dalla sua amministrazione, e restano ancora oggi gli unici punti di riferimento per i cittadini di raccolta rifiuti durante l’intero arco della giornata”. “L’unico grosso problema – continua a spiegare – è che ormai queste isole non sono più controllate e assediate da persone, soprattutto minori, che scavano all’interno dei grossi cassoni per ricavarne qualcosa di utile. Dunque i proclami dell’assessore Balestrieri sul dato relativo al raggiungimento del 60% di raccolta differenziata nella zona di Cappella Bianchini durante il periodo nel quale l’isola ecologica è stata rimossa per effettuare lavori al manto stradale è stata un’altra grande bufala, visto che gli stessi cittadini della zona hanno immediatamente sollecitato il ripristino della stessa alcuni giorni dopo la conclusione degli stessi, viste le condizioni igieniche sanitarie diventate subito precarie”. “Allora – conclude -, visto che ormai nell’aria e nei corridoi del Palazzo non si sentono che voci imminenti di dimissioni del sindaco al ritorno dalle vacanze natalizie e visto che ormai la sua maggioranza non è più compatta, allora per il bene della città e dei cittadini stessi è giusto e corretto da parte del sindaco che, vada via una volta e per tutte senza ripensamenti e senza ritorni mortificanti per la dignità politica economica e sociale di una città intera”.