Torre del Greco – L’assessore ai Lavori pubblici, Luigi Mele, torna sulla vicenda dei lavori di restyling del centro storico che hanno suscitato non poche polemiche da parte dei cittadini e delle opposizioni a Palazzo Baronale sulla qualità delle opere fatte. Per fare un esempio: in via Diego Colamarino e corso Umberto I la pavimentazione se ne sta scendendo. Luigi Mele non è certo uno che le manda a dire. Pronta, infatti, la sua chiamata di correo, e annuncia che, tutti i responsabili, dai tecnici alle ditte, pagheranno per le loro inefficienze. E’ stato chiesto, infatti, un rimborso di oltre 500mila euro.

La sua difesa, come un navigato avvocato, parte da lontano: ovvero, parte dalle competenze del suo ruolo di assessore che poco hanno a che fare con il tecnico che è nella vita di tutti i giorni (Luigi Mele è un ingegnere, ndr). Infatti, per coloro che recriminano sul fatto che “si poteva controllare meglio la realizzazione dei lavori”, Luigi Mele risponde che: “la politica non è deputata all’attività di controllo sulla corretta esecuzione dei lavori, poiché non è detto che l’assessore al ramo o il sindaco siano dei tecnici e, comunque, l’attività di controllo sulla corretta realizzazione delle opere è deputata al direttore dei lavori che ne risponderà per quelle che sono le sue competenze. La politica fa il controllo sui tempi, ma non può entrare nella parte burocratica delle cose”. Ma ora analizziamo caso per caso.

Restyling centro storico



Per i lavori di restyling che hanno interessato varie zone della città l’assessore Mele ricorda che c’erano delle scadenze da rispettare per poter usufruire dei fondi elargiti da Piu Europa. “Noi, come amministrazione – spiega Luigi Mele -, ci siamo insediati a luglio 2014 e la scadenza per la consegna delle opere, e per non perdere i fondi, era fissata per dicembre 2015. Ricordo a tutti che l’amministrazione Borriello ha dovuto supplire all’inerzia della giunta Malinconico, tant’è che molti lavori sono iniziati con noi”.

“Molti lavori – chiosa -, quindi, forse causa della fretta dei tempi di consegna non sono stati fatti a regola d’arte. Ma questo non giustifica nessuno. Nei confronti della ditta che ha realizzato i lavori al centro è stata intrapresa un’azione giudiziaria. Con una perizia fatta nell’ultima giunta, è stata quantificata una cifra di 500mila euro per gli interventi sulle opere che si devono rifare. Cifra che ci devono rimborsare. Abbiamo chiesto alla ditta esecutrice dei lavori di recuperare 500mila euro dalla fideiussione che la stessa ha sottoscritto in fase d’inizio dei lavori. Ora, quindi, inizia una battaglia con l’assicurazione per recuperare questi soldi. Nel frattempo, stiamo vedendo se c’è la possibilità con l’avanzo di amministrazione di anticipare queste opere e, poi, recuperarli in seguito”.

La fontana di corso Vittorio Emanuele

Stesso discorso vale per la fontana realizza lungo corso Vittorio Emanuele. Anche qui si cercherà, con l’avanzo d’amministrazione, di anticipare i tempi di riqualificazione. Luigi Mele ricorda che, anche la suddetta fontana fa parte di quelle opere “realizzate con i fondi di Piu Europa”. E, quindi, “è stato già fatto un nuovo appalto per 50-60 mila euro per una riqualificazione” e “questi soldi saranno sempre scalati dalla fideiussione fatta dalla ditta”, che ha realizzato l’opera.

L’ascensore in Villa Comunale

Infine, l’assessore ai Lavori pubblici tocca anche il tema dell’ascensore che è stata realizzata accanto alle lunghe scalinate poste al termine della Villa Comunale di corso Vittorio Emanuele che, ancora oggi, non è entrata in funzione. “C’è stata un’attività burocratica relativa alle attività di collaudo in corso d’opera – spiega Luigi Mele – che non sono state fatte dai nostri tecnici. Ora è stato chiamato un consulente esterno per un collaudo a fine opera che sta verificando il tutto”. E poi? “Attendiamo i tempi perché anche lì c’è una indagine da parte della Procura per capire se le attività fatte erano giuste oppure no”.