Roma – Piani di protezione civile non emanati, catasto con le aree incendiate non consultabile online come previsto dalla legge, piani comunali e intercomunali inesistenti, come pure i piani di prevenzione per il dissesto idrogeologico. E’ il disastro sulla prevenzione degli incendi denunciato dal deputato M5S, Luigi Gallo, che oggi insieme al collega Emanuele Cozzolino ha illustrato un’interpellanza indirizzata al ministro dell’Interno, sull’emergenza roghi. Gallo ha anche annunciato la costituzione di un tavolo permanente di monitoraggio sugli incendi nella zona del Vesuvio, che permetterà un continuo contatto con i cittadini. Primo appuntamento il 24 luglio alle 19 al teatro Sant’Anna di Torre del Greco.
“Il Governo si è dimostrato incapace nel gestire l’emergenza incendi e indirettamente complice dei terroristi ambientali, perché è rimasto a guardare mentre il Paese stava bruciando”, affermano Gallo e Cozzolino.
“E’ chiara l’incapacità dell’esecutivo e della maggioranza – attaccano gli esponenti pentastellati – quando vediamo il modo in cui i loro sindaci e i loro governatori gestiscono la prevenzione e l’emergenza, mentre molti italiani sono assediati dagli incendi e dai conseguenti fumi irrespirabili, che li costringono a barricarsi in casa. I piani comunali della Protezione civile spesso non sono emanati, il catasto con le aree incendiate, come previsto dalla legge n. 353 del 2000, non è operativo e non è consultabile online in tanti comuni, ed il piano comunale e intercomunale di emergenza, come previsto dalle Legge Regionali non esiste, non si partecipa ai bandi europei per predisporre, applicare e diffondere i piani di Protezione Civile dei Comuni, ed i piani di prevenzione per la messa in sicurezza e il dissesto idrogeologico non ci sono”.
“Ed è grave che l’esecutivo, tramite il sottosegretario Manzione, metta la testa sotto la sabbia come gli struzzi e neghi le pesanti responsabilità delle sue scelte scellerate – concludono – come quelle contenute nella disastrosa riforma Madia, che ha portato lo scioglimento del Corpo forestale dello Stato, distraendo uomini e mezzi da un settore nevralgico, ed aumentando le responsabilità ed il lavoro dei Vigili del fuoco, già sotto organico e con penuria di mezzi”.