Torre del Greco – “Il sottoscritto Giovanni Palomba si è dimesso dalla carica di consigliere comunale poichè non ha nessuna intenzione di confrontarsi con il nulla. Inoltre, il sindaco aveva espresso la sua volontà di non ritirare le dimissioni, come da ultimo comunicato stampa. La sua ex maggioranza ha ignorato tutto ciò, e, solo per mantenersi la cosiddetta “siggiulella” continua a fare cosa e per cosa. Io rimango fuori, tranquillo e sereno, a guardare come il popolo vi sta giudicando. Un ultimo mio pensiero, è sapere cosa pensa Borriello di voi”.

Poche righe, chiare ed inequivocabili – apparse come post sulla propria pagina facebook – con cui il consigliere di opposizione e capogruppo NCD in consiglio comunale, ha ufficializzato la sua uscita dalla scena politica, a seguito della bufera giudiziaria che ha travolto il sindaco Ciro Borriello, insieme ad alcuni imprenditori del territorio ed un dirigente dell’Asl Na3Sud. Una fotografia, oltretutto, precisa di ciò che in queste ore sembrerebbe essere lo scenario politico delineatosi per la quarta città della Campania, anche a seguito delle dichiarazioni da parte della squadra di governo dell’ex parlamentare di volere continuare l’esperienza amministrativa a Palazzo baronale.
Ma la necessità di una dichiarazione pubblica, commenta successivamente Palomba, nasce soprattutto dall’esigenza di dare una risposta alle tante dichiarazioni fatte nelle scorse ore, dal consigliere del Movimento 5 Stelle Ludovico D’Elia che avrebbe apostrofato come errore la scelta politica dei sette colleghi di opposizione di voler lasciare l’assise comunale rassegnando le dimissioni.
“Sembra strano quanto inconcepibile – il commento di Giovanni Palomba – che proprio da un esponente grillino che per definizione non dovrebbe avere legami o interessi di poltrone e “siggiulelle” venga l’accusa di errore nei confronti di un atto che, credo da parte nostra, era dovuto verso la città e di rispetto dei cittadini. Anzi, rilevo con meraviglia che – ad oggi – il collega pentastellato è ancora ufficialmente in carica, a dispetto anche di ulteriori dimissioni che stanno seguendo, e mi riferisco a quelle ultime della consigliera Annalaura Guarino.” Tempo al tempo. È, ora, tempo di verità.