Torre del Greco – “Torre del Greco, una città senza barriere architettoniche”: questo è il sogno del candidato sindaco Luigi Mele e della sua coalizione composta da Dc Libertas, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Mele Sindaco, Noi con l’Italia e Partito Repubblicano.

“Pochi giorni fa – spiega Mele -, ho letto la notizia che la nostra corregionale Assunta Legnante, la campionessa paralimpica e mondiale del getto del peso, ha abbattuto le barriere della sua disabilità visiva, ed ha sbaragliato le concorrenti normodotate nel corso di una prova regionale dei Societari assoluti. Ebbene – continua -, Assunta è la prova che non esistono barriere se si ha la voglia di fare e se si vive in un contesto in cui non si viene penalizzati”.

“Su questa filosofia – chiosa il candidato sindaco del centrodestra –  voglio improntare la mia amministrazione comunale, se eletto: l’obiettivo è quello di eliminare le barriere architettoniche e culturali. Bisogna mettere in preventivo, nei bilanci del Comune, fondi volti a rendere più facile la quotidianità delle persone e delle famiglie chiamate a fare i conti con la disabilità fisica e/o mentale, promuovendo, al contempo, una consapevolezza culturale”.



L’anno scorso la Regione Campania ha stanziato 11 milioni di euro per le famiglie dei disabili, ma zero euro per rendere le città accessibili. “Il sindaco di un grande comune come Torre del Greco – spiega ancora Luigi Mele -, deve spingere per far inserire, all’interno di questi bandi, voci che servono realmente ad abbattere le barriere architettoniche e culturali in città al fine di renderla più inclusiva”.

“Un’idea – prosegue – sarebbe quella di consegnare a bar e negozi della città, che aderiscono al progetto, rampe mobili al fine di consentire alle persone con difficoltà motorie di entrare e muoversi liberamente. Un’idea semplice. Ogni esercizio che entrerà nel circuito verrà segnalato sul sito del Comune”.

“Poi – conclude il candidato sindaco Mele -, si potrebbero effettuare una serie di progetti rivolti alle scuole proprio per costruire nei bambini una cultura inclusiva. Con l’ausilio delle associazioni presenti sul territorio si possono fare passi da gigante in ambito dell’integrazione”.