Torre del Greco – Dopo numerose elezioni in Parlamento, il senatore Aniello Formisano, per gli amici Nello, guarda alla città del mare e del corallo. E lo fa con l’ambizione di diventare il sindaco del dopo Borriello.

Al giornale La Torre ha rilasciato, in esclusiva, le sue prime dichiarazioni dopo il lancio ufficiale della sua candidatura a primo cittadino.

Coma nasce la sua candidatura? 
Nasce in risposta ad un post su Facebook di un autorevole commerciante che mi sfida a fare due cose: 
1) avere il coraggio di rinunciare alla 5^ candidatura in Parlamento per mettere a disposizione della mia comunità l’esperienza accumulata in tanti anni di impegno Istituzionale come Assessore regionale, Deputato, Senatore; 
2) farlo come un “civil servant” (come avrebbero detto i francesi) e cioè gratuitamente. 



Non ha trovato spazio alle politiche?
Sullo spazio da trovare o meno, parla per me la mia storia degli ultimi 20 anni. Non avrei avuto alcun problema.

Il Pd come l’ha presa? Non pensa che questo suo scatto in avanti li abbia indispettiti?
Io credo che il Partito Democratico abbia a cuore le sorti della città. Quella che è stata messa in campo da parte mia è una disponibilità. Nè più e nè meno che questo.

Perché i torresi dovrebbero votarla? 
È una domanda che non può avere risposta ora. Solo il risultato elettorale lo potrà dire.
La mia proposta ai torresi, nel caso fossi candidato, sarà semplice: Torre del Greco deve tornare ad essere conosciuta in Italia e nel mondo per le cose belle che ha avuto ed ha. Torre non ha niente da inventare! Ne cito alcune come la patria mondiale del corallo, la città in cui ha vissuto a lungo il primo Presidente della Repubblica, la città in cui ha soggiornato fino alla fine dei suoi giorni Giacomo Leopardi, la città dei fiori forniti a Sanremo, la città del mare, la città che ha dato la vita a Giovanni Mazza, vincitore ai suoi tempi, di premi per la creazione di poesie in latino e tante altre cose di questo tipo.

Gli ultimi tempi hanno, invece, offerto di Torre una immagine sbagliata e falsa.
Ecco, vorrei determinare le condizioni per le quali ci si possa di nuovo sentire orgogliosi di essere torresi!!!
È una sfida personale. A 63 anni non si scherza.

La sua è solo tattica, e quindi quella di tenere Torre del Greco come pedina di scambio, o porterà avanti la sua candidatura a sindaco a qualsiasi costo?
Non c’è tattica alcuna! La candidatura è in campo.

Antonio Civitillo