Torre del Greco – Si avvicinano le elezioni comunali e tra meno di quindici giorni saranno presentate le liste ed ufficializzati i candidati a sindaco. Ancora ad oggi lo scenario è tutto incerto e si sta svolgendo, dietro le quinte, una vergognosa battaglia dove, purtroppo, protagonista sarà una “poltrona” e non la città di Torre del Greco. Viene applicata troppa strategia spicciola, c’è poca unione e in molti mettono in pratica la “tattica” dell’attendismo.

Ad applicare la tattica dell’attendismo è anche il M5S. Infatti, ancora ad oggi, i grillini non hanno espresso il nome di nessun candidato a sindaco, eppure Ludovico D’Elia e Luigi Gallo avevano garantito che i protagonisti delle prossime elezioni sarebbero stati ufficializzati subito dopo le Politiche. Sempre parlando dei 5 Stelle e secondo alcune malelingue, l’ex consigliere uscente D’Elia non si sarebbe ricandidato per poter utilizzare il suo secondo mandato per le prossime Europee o Regionali. Staremo a vedere se davvero sarà così.

In casa PD la situazione è peggiore, si stanno scavando la fossa da soli. Il nome acclamato all’ultima riunione del Partito Democratico è stato quello di Lorenzo Porzio, visto il ritiro del casilliano Luigi Mennella, che, secondo indiscrezioni, non è stato contento di mollare e c’è chi giura che creerà scompiglio, come d’altronde ha fatto ad ogni elezione comunale: dove si propone di voler fare per forza il sindaco. La casilliana Loredana Raia invece di sciogliere la matassa l’ha imbrogliata: secondo indiscrezione e come abbiamo scritto in precedenti articoli, lei avrebbe stretto un forte patto con Palomba.
Ma la solita poca chiarezza della consigliera Regionale non sta facendo altro che dare il colpo di grazia al moribondo PD; lei dev’essere l’unica protagonista, ad ogni costo. Questa strategia spicciola, ovviamente, ha fatto nascere malumori tra alcuni esponenti del PD.



Anche in casa Palomba lo scenario è complesso. Infatti, l’immobiliere e mobiliere perde pezzi, il potenziale alleato PD si sta allontanando ed i “palombiani” scalpitano. Il malumore cresce anche nelle fantomatiche liste di Palomba, aumenta anche perchè qualcuno sostiene che ci sono troppi ex Borrelliani. Inoltre, secondo indiscrezioni molte liste si uniranno e pertanto diminuiranno di numero. Insomma, anche per Palomba il quadro è desolante.
A complicare le cose nel centro-sinistra ci si è messo di mezzo anche Nello Formisano: cresce sempre di più la sua voglia di fare il sindaco, ma non riesce ad aggregare, d’altra parte non ha seminato bene a Torre del Greco.

Anche nel centro destra non si scherza, nonostante il nome di Luigi Mele venga confermato più volte sui tavoli, è spesso oggetto di attacchi di alcuni dei suoi stessi alleati. Nel centro destra la Lega di Salvini, rappresentata da Francesco Panariello, vuole un suo candidato a sindaco e propone il nome di Antonio Spierto. Proprio così: il partito dello “zero-virgola”, il partito che è stato sempre razzista nei confronti del Sud vuole “comandare”. Ma, nonostante il fuoco incrociato, il nome di Mele resiste.

A complicare le cose nel centro-destra c’è anche la presenza di Valerio Ciavolino che con le sue fantomatiche liste vorrebbe imporre il suo nome al centro-destra attraverso suoi “scudieri” e più volte ha fatto sapere ai berlusconiani che non farà un passo indietro: o lui o da solo. Da segnalare che negli ultimi anni, Ciavolino ha provato più volte a diventare di nuovo protagonista della politica, ma con scarsi risultati.

In ultimo c’è Romina Stilo, sostenuta da Ciro Borriello, l’ ex sindaco uscente salito agli onori della cronaca nella scorsa estate per le note vicende giudiziarie; e da Donato Capone. Anche per loro, le cose non vanno bene, anzi si complicano: i progetti e le strategie spicciole di Borriello sono per adesso falliti. Comunque, Romina Stilo ha iniziato a fare propaganda anche se, secondo alcune indiscrezioni, il suo nome è a rischio e potrebbe esser ritirato dal tavolo perché non riesce, come gli altri, ad aggregare altre forze politiche.

Spesso le varie forze politiche che ci dovrebbero rappresentare hanno ragionato su un nome di superamento che unisse tutti, ma i ragionamenti son rimasti tali, la poltrona è troppo importante rispetto a Torre del Greco.
Ecco in breve cosa sta accadendo, le dinamiche continuano a mutare e chi vi scrive vi assicura che vi ha risparmiato il racconto di dettagli nauseabondi. Tra qualche giorno potrebbero cambiare di nuovo tutti gli equilibri, la certezza dei candidati si avrà solo l’ultimo giorno utile.
Buon voto e buona fortuna torresi!
Antonio Civitillo