Torre del Greco – Chi è, chi non è, chi si crede di essere Giovanni Palomba, il “figlio” della Tangentopoli della Democrazia Cristiana, da lui mai rinnegata, che sogna di fare il sindaco a metà strada tra Pd e Forza Italia.

Primogenito di Francesco Palomba, sindaco della città del corallo tra il 1988 e il 1990. Giovanni Palomba, invece, nasce a Napoli l’11 agosto del 1962, laureato in tarda età in Scienze politiche, vive tra mobili e immobili: è proprietario di numerosi appartamenti in città e fuori città, oltre a commerciare in mobilie varie.

Oltre ai mobili ed agli immobili, eredita dal padre anche la passione per la politica.



Dalla militanza coi Popolari, al rapporto tormentato con Forza Italia, dal passaggio all’Udeur di Mastella, fino al doppio seggio di consigliere provinciale e comunale con l’Idv di Di Pietro, passato, poi, al gruppo Misto, prima di ritornare nel Centrodestra con il Pdl, fino alla candidatura alle scorse Comunali con l’Ncd di Angelino Alfano.

Ora, insieme al suo compagno di avventura Ferdinando Guarino (quest’ultimo lo ricordiamo per lo scontro con Ciro Borriello nella sua ultima amministrazione per mantenere contemporaneamente il suo incarico di assessore e quello di consigliere comunale della figlia Annalaura), ha messo in piedi una lista civica dei “Moderati” con la quale dialoga con il Pd per le prossime amministrative di maggio, ma non disdegna di parlare con il gruppo dirigente napoletano di Forza Italia (poco tempo fa ha partecipato ad una riunione a Napoli con i forzisti Pentangelo e Cesaro) .

Guardingo aspetta le mosse dell’eterno rivale Ciro Borriello e sogna di prenderne il posto alla guida del Centrodestra, ma fino a quando i giochi non saranno ben definiti continua a partecipare ai tavoli del Centrosinistra.

Ma non esclude anche la possibilità che Torre del Greco, ancora una volta, possa essere teatro di un laboratorio politico (ricordiamo l’anomala alleanza tra Forza Italia e l’Idv che diede vita alla prima sindacatura Borriello), dando il là a quella Grande coalizione tra Pd e Fi che alcuni temono, mentre altri approvano, possa nascere a livello nazionale dopo le Politiche di marzo, se nessuno dovesse raggiungere la soglia del quaranta per cento.

Intanto, tra i suoi mobili ed immobili, Giovanni Palomba scruta, non ha programmi e lancia soltanto frecciatine sui social.
Antonio Civitillo