Salerno- Ancora l’ambiente e la salute delle persone al centro dell’agenda politica del Movimento Cinque Stelle. Ancora Fonderie Pisano, rifiuti, bonifiche mai effettuate. Oggi in occasione della manifestazione in corso a Salerno contro il colosso Pisano, diffondiamo un dossier con gli atti completi della vicenda dal 2015 realizzato grazie alla collaborazione dei comitati cittadini e Meetup di Pellezzano e Salerno. “Mentre questa mattina il Pd è impegnato nella consueta gestione delle sue bugie, l’intera provincia di Salerno è invece schiacciata dalle reali conseguenze delle stesse – si indigna il Consigliere regionale Michele Cammarano –  Le più gravi, quelle legate al disastro ambientale del fiume Sele con gli sversamenti delle aziende agricole e bufaline senza controllo, avallato dalla negligenza del Governatore della Campania che, per nulla toccato dallo scandalo della Terra dei Fuochi, ora semplicemente sposta il carico di rifiuti e dei veleni di una trentina di comuni sulla città di Battipaglia, fingendo di non sapere che i provvedimenti urgenti riguardano le decine di siti da bonificare dopo vent’anni di inquinamento indecente. Sarebbe questo l’asse per il sud di cui parla il Pd?”. “Il Tempo è scaduto – continua il Deputato Angelo Tofalo – le istituzioni devono prendere i provvedimenti necessari a tutelare i cittadini prima che lo imponga la magistratura. Per tale motivo, nella vana attesa che l’Arpac faccia i controlli straordinari sull’impianto ormai dimenticati e che l’ASL svolga le sue indagini, chiediamo al sindaco di Salerno di emanare un’ordinanza contingibile e urgente di chiusura dello stabilimento, alla Regione Campania di dare valutazione negativa alla via”. “Intraprenderemo azioni giudiziarie – minaccia il Senatore Andrea Cioffi – in assenza delle misure richieste, contro le istituzioni anche in collaborazione con i comitati cittadini, che stanno svolgendo al meglio il loro ruolo di sentinelle e di controllo. “Ovviamente i lavoratori dello stabilimento delle Fonderie Pisano vanno tutelati e per questo chiediamo che, a valle della chiusura, le istituzioni si facciano carico dei 120 addetti che, come da bilancio, hanno un costo pari a 5 Milioni di euro, una cifra ridicola per istituzioni come la Regione e Il Ministero dello Sviluppo Economico” -concludono-.