Armati e combattivi gli uni contro gli altri per agguantare un pennacchio colorato, una medaglietta, una poltroncina, un simulacro del potere, con i sopravvissuti dell’Udc, i neofiti dell’Ncd e le Civiche trasversali che osservavano le liti e rimanevano fermi, coltivando quell’intelligenza dello sgranocchiamento, del restare sempre a galla, di cui Casini è maestro assoluto. E così, dopo che gli schieramenti che ora fanno capo ad Alfonso Ascione e a Loredana Raia se le sono date di santa ragione, ecco spuntare loro: gli osservatori a cercare di mettere pace.

E lo fanno tutti insieme (Torre prima torre, Nova civitas, Torre libera, Torre civica, l’unione tra Nuovo centrodestra,Udc e Ppi; nonché Noi sud) con un documento comune nel quale si dice che sono “consapevoli Stasio-Toralbo-Ascione-Raia

del limitato tempo ancora a disposizione, ma consci della delicatezza del momento”, ovvero dell’appoggio di Forza Italia alla causa di Ciro Borriello che rende ancora più probabile la conquista di Palazzo Baronale da parte dell’ex deputato azzurro. Proprio per questo chiedono “a tutte le forze politiche dell’area moderata e di centro sinistra un azzeramento delle candidature in essere al fine di concorrere tutti, con veloce sintesi, ad un nuovo tavolo di concertazione per proporre un progetto di rinnovamento per Torre del Greco e per la scelta di un candidato sindaco, condiviso da tutte le forze politiche e civiche partecipanti”. Ora si attende che, dopo l’invito fatto dalle Civiche e dai diversamente berlusconiani, Ascione e la Raia (che deve fronteggiare anche la minaccia partita dalla segreteria regionale di toglierle il simbolo del Pd per non essere passata dalle primarie per la candidatura) seppelliscano l’ascia di guerra e accettino un altro candidato a sindaco.
Alfonso Ancona