Gennaro Maliconico sfiancato dal caos rifiuti. Ciro Borriello pronto a ricandidarsi

Al palazzo comunale tira un’aria bruttissima. Lo sa bene Gerardina Martino, moglie di un amico dell’attuale primo cittadino che dopo aver lavorato come segretaria comunale del comune veronese di Villafranca, gestisce da qualche settimana l’ufficio stampa del sindaco (in uscita?) Gennaro Malinconico.
La tempesta è scoppiata da quando dal social network più famoso del mondo è stata sparata la notizia che un nutrito gruppo di cittadini esausti e infastiditi dai miasmi prodotti dalle montagne di rifiuti che quotidianamente restano sparsi sul suolo torrese stanno organizzando, per fine mese, un sit-in sotto le finestre di Palazzo Baronale per manifestare la loro insofferenza creata, a loro sindacabile parere, dal duplex Malinconico-Balestrieri.
Proprio il super esperto, assessore all’ambiente, Francesco Balestrieri chiamato a risolvere il problema rifiuti in città prova a difendersi dicendo che, “i guai” della scapestrata raccolta dei rifiuti sono da ricondurre alla passata amministrazione guidata da Ciro Borriello. Uno scaricabarile che non si ferma alla “criticità di un sistema di raccolta creato dall’ex sindaco Borriello: criticità che fanno riferimento a un piano di raccolta che prevede attrezzature che non ci sono e personale che non è regolarmente inquadrato”, ma arriva sino alla denuncia da parte dello stesso Balestrieri della “strana epidemia” che ha bloccato in un sol colpo (nella stessa notte) tredici operai della nettezza urbana, mettendo ancora di più in difficoltà un circuito per la raccolta dell’immondizia che stenta a decollare.
L’assessore all’ambiente ha brandito le sue argomentazioni in un crescendo polemico sull’utilizzo di strategie che “servono a destabilizzare” la normale raccolta dei rifiuti dalle strade e proprio per questo motivo, nelle scorse settimane, ha imposto una scorta per vigilare sugli operatori ecologici e sul loro operato volto alla pulizia della città.
Seguendo un certo filo logico non è difficile intuire che nella mente del super esperto, ma non solo nella sua, quando parla di “un sapiente regista” che si nasconde dietro i presunti sabotaggi si cela il bel faccione sorridente di Ciro Borriello, che in queste ore si sta sfregando le mani dalla gioia nel percepire che il suo rivale Malinconico è in discesa libera e sta perdendo sex appeal nei confronti del suo elettorato, avvertendo così lontano il giorno che lo vide perdere e che portò il 53% di consensi al suo antagonista per la poltrona a sindaco.
Leggenda vuole, poi, che Gennaro Malinconico sia sempre più triste ed abbandonato all’idea di rimettere il mandato per tornare a fare l’avvocato a tempo pieno, stufo delle prese di distanza che sono venute dagli uomini di Casini e di Di Pietro in terra torrese sulla sua gestione dell’emergenza rifiuti, ma soprattutto sembra che sia stufato di vedersi girare la faccia da chi solo qualche mese fa faceva a gara per supportalo nella sua corsa a sindaco.
Sarebbe di cattivo gusto passare oggi dalle parti di Palazzo Baronale, dove si potrebbe scorgere la figura intristita di Gennaro Malinconico, però se vi trovaste per caso a passare dalle parti di via Del Monte trovereste un uomo che si sta sfregando le mani e che pensa a ricandidarsi.
Alfonso Ancona

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 24 ottobre