In questi giorni al Multisala Corallo

Chi è stato adolescente nei primi anni 80 di sicuro avrà un fremito nostalgico nel vedere "Super 8" : sembra quasi di riavvolgere la “pellicola” della vita indietro nel tempo, quando, cinefili e non, si rimaneva estasiati, commossi e stupiti da “E. T”. ed “Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo". Un vintage cinematografico rivisto in chiave digitale, prodotto e diretto da due che la sanno lunga in materia, ossia Steven Spielberg e J.J. Abrams ( quello di Lost) e che confezionano, da produttore il primo e da sceneggiatore-regista il secondo, un prodotto artistico davvero gradevole, destinato a fare breccia nella fantasia degli adolescenti di oggi e nel desiderio di sentirsi “forever young” di quelli di ieri. Adolescenti sono anche i protagonisti della pellicola, 6 ragazzini con l’hobby del cinema ( nel senso di movie-maker, da cui il titolo del film), che si ritrovano loro malgrado a diventare dei minieroi.
Apprezzabile il messaggio buonista del film, che, in un’epoca di baby gang dalla violenza facile, incita, di contro, ai buoni sentimenti verso gli amici, la famiglia e i “presunti” cattivi.
Mariacolomba Galloro