Il 5 e 6 luglio alla sala teatrale Studio4

Torre del Greco – Finalmente un appuntamento che riporta in questa città l’attenzione sul teatro sperimentale, sgombrando il campo da banalità, folclore posticcio e autoreferenziali tentativi amatoriali. Finalmente dal punto di vista culturale si inizia a guardare al di là, ereditando degnamente la tradizione teatrale sperimentale dei maestri di questa città.
Tentativo che viene da Sergio Panariello, ventiseienne torrese, già assistente alla regia di Antonio Capuano nel film "La guerra di Mario" e reduce di variegate esperienze all’estero, dalla scultura alla regia teatrale. Il luogo richiama il Teatro nel Garage di Gennaro Vitiello, il pretesto è la vita di Fernando Pessoa, straordinario poeta portoghese del primo novecento. "La sua vita è uno strumento per raccontare l’umanità -spiega il regista-. L’idea è nata da una piccola curiosità: Pessoa scriveva per eteronimi attraverso i quali celava la propria identità; questo pretesto induce a raccontare diversi personaggi, uomini, personalità. Si tratta di scritti e poesie che ho intrecciato in dialoghi e da cui emerge la poetica dell’ironia e del grottesco, aspetti talvolta sconosciuti di Pessoa, perché coperti dal drammatico che pure è presente nello spettacolo, ma che rappresenta solo un passaggio,una fase della vita come tanti". Uno spettacolo che parla d’ amore, inquietudine, poesia, esoterismo, animato dai personaggi e dalle atmosfere ricorrenti nelle sue opere: un vero e proprio viaggio onirico, costellato di contrasti.
Scenicamente lo spettacolo è a più livelli, il pubblico è al centro, parte integrante della messinscena. All’inizio viene dato agli spettatori un biglietto e una valigia. Una volta salpati, verranno trasportati in un percorso emozionante e coinvolgente, in cui tutto è trasmesso direttamente, senza filtri: la paura, l’ironia, ogni stato d’animo passa attraverso gli spettatori.
Il richiamo è sempre al mare, al viaggio a quel "Marinaio", l’unico testo teatrale che Pessoa ha scritto. Di sé il poeta diceva: "Se dopo la mia morte volessero scrivere la mia biografia, non c’è niente di più semplice. Ci sono solo due date, quella della mia nascita e quella della mia morte. Tutti i giorni fra l’una e l’altra sono miei". Anche con questo Panariello avrà fatto i conti. In scena: Giuseppe Brancaccio, Serena De Siena, Giovanni Izzo, Rosa Pizzo, Felicia Sannino, Raffaele Califano; aiuto regia: Serena Bracuti, regia: Sergio Panariello.
5-6 luglio, sala teatrale Studio 4,
Via De Gasperi, 45.
Gabriella Reccia
Articolo già pubblicato su La Torre 1905 cartaceo – Anno CIII n° 13 – mercoledì 02 luglio 2008