San Giorgio a Cremano – Dopo gli ottimi risultati registrati nel weekend, quasi tremila spettatori hanno affollato l’arena di Villa Bruno, “Cinema intorno al Vesuvio” la rassegna cinematografica organizzata da Arci Movie e dall’amministrazione guidata dal sindaco Giorgio Zinno, propone importanti ospiti per la programmazione dal 17 al 19 luglio. Dai grandi documentari del cinema agli artisti in platea, agli incontri di cinema in terrazza. Una serie di eventi che continueranno ad animare con qualità e coinvolgimento le serate estive a San Giorgio a Cremano.

“Napoli sarà protagonista di questi tre giorni di cinema – afferma il sindaco Giorgio Zinno –  attraverso le storie dei grandi artisti, come Pino Daniele, ma anche delle persone comuni che nella loro quotidianità sono comunque dei piccoli grandi eroi. Saranno eventi straordinari e sentiti, ne sono certo, anche in virtù della risposta che sta dando ogni sera la cittadinanza, riempiendo il parco di Villa Bruno per godere della rassegna e dei suoi ospiti”.

In continuità con  l’iniziativa “Astradoc – viaggio nel cinema del reale” i lunedì di luglio sono infatti dedicati ai docufilm musicali con 4 pellicole di grande interesse; lunedì 17 Giorgio Verdelli, Enzo Decaro e Antonio Tricomi saranno i protagonisti della serata dedicata a Pino Daniele  e racconteranno al pubblico il docufilm “Pino Daniele – il tempo resterà”(https://youtu.be/bYKIf-NPRkI ). Nella location di Villa Bruno l’emozione sarà doppia perché si tratta dell’unica data in Campania di proiezione del film, dopo le proiezioni evento di marzo, e perché nella pellicola ci sono scene con Pino Daniele insieme a Massimo Troisi, il cui spirito aleggia nella città dove Massimo è nato. Si tratta di un viaggio attraverso la musica, i concerti e la vita del grande artista partenopeo con una straordinaria serie di immagini – molte delle quali mai mostrate finora, testimonianze e performance musicali.



“Il Tempo Resterà non è la biografia di Pino Daniele, ma per certi versi gli assomiglia molto” spiega il regista, Giorgio Verdelli.“Mi sono fatto guidare dalle canzoni e dalle frasi di Pino che sono diventate il filo conduttore del film documentario. Abbiamo voluto fare un percorso emozionale e siamo letteralmente saliti su un autobus (ribattezzato Vaimò, come il tour del 1981) che ci ha riportato nei luoghi della Napoli di Pino Daniele, per raccontare la sua idea di musica in movimento perenne, come la società di quegli anni che lui ha interpretato con una cifra innovativa e inimitabile”.

 

Martedì 18 luglio si terrà una serata in collaborazione con la Fondazione Premio Napoli: Agostino Ferrente presenta il suo “Le cose belle” il film pluripremiato diretto con Giovanni Piperno nella versione di 93 minuti directors’ cut con scene aggiunte nel 2016. Dialogherà con il regista e con Antonella di Nocera, co-produttrice del docufilm, il presidente della Fondazione Premio Napoli Domenico Ciruzzi che dichiara:”Siamo davvero contenti, come Fondazione Premio Napoli, di aver reso possibile, con Antonella Di Nocera, la realizzazione di questa significativa serata, dove per la prima volta saranno viste le scene aggiunte del film “Le cose belle”. Il film italiano più premiato nel 2014, che racconta l’evoluzione, in una  visione inedita della città, lontana dai ‘racconti di camorra’, di quattro piccoli grandi eroi delle periferie”.

La fatica e la bellezza di crescere al Sud in un film dal vero che narra tredici anni di vita. Quella di Adele, Enzo, Fabio e Silvana, raccontati in due momenti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza e l’inizio dell’età adulta, in un film che mescola il tempo della vita ed il tempo del cinema.

Quando nel 1999 Agostino Ferrente e Giovanni Piperno realizzarono Intervista a mia madre, un documentario per Rai Tre che voleva raccontare dei frammenti di adolescenza a Napoli, ai loro quattro protagonisti chiesero come immaginassero il proprio futuro: loro risposero con gli occhi pieni di quella luce speciale che solo a quell’età possiede chi ancora sogna “le cose belle” e con quell’autoironia tipica della cultura partenopea che li aiuta a sdrammatizzare, esorcizzare e talvolta rimuovere gli aspetti problematici della vita. Dieci anni dopo i registi sono tornati a filmare i loro quattro protagonisti per un arco di quattro anni: l’auto-ironia ha ceduto il posto al realismo. Alle “cose belle” Fabio, Enzo, Adele e Silvana non credono più. O forse hanno imparato a non cercarle nel futuro o nel passato, ma nell’incerto vivere della loro giornata, nella lotta per un’esistenza, o sarebbe meglio dire resistenza, difficile ma dignitosa: spesso nuotando controcorrente, talvolta lasciandosi trasportare.

 

Mercoledì 19 luglio saranno l’attore e regista Renato  Carpentieri con Lorenzo Marone a presentare “La tenerezza” (https://youtu.be/5DXjpFdDoMs) di Gianni Amelio che ha vinto il Nastro d’argento di quest’anno per il miglior film.

La pellicola, ambientata a Napoli e interpretata da ha ottenuto anche il premio per il miglior attore protagonista, a Carpentieri, per la regia e la fotografia.

Sentimenti che si incrociano tra il sorriso e la violenza. Un padre e i suoi figli non amati, un fratello e una sorella in conflitto, una giovane coppia che sembra serena. E i bambini che vedono e non possono ribellarsi. La storia di due famiglie in una Napoli inedita, lontana dalle periferie, una città borghese dove il benessere può mutarsi in tragedia, anche se la speranza è a portata di mano.

Nel cast Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti, Greta Scacchi, Renato Carpentieri, Arturo Muselli, Giuseppe Zeno, Maria Nazionale.

Continuano gli appuntamenti con “Parliamo di cinema: conversazioni in terrazza” in cui, alle 19.30, personaggi della cultura del calibro di Gennaro Carillo, Guido D’Agostino, Titta Fiore, Gabriele Frasca, Laura Angiulli, parlano del loro rapporto con il cinema. Il 18 l’appuntamento è con il presidente del Premio Napoli, Domenico Ciruzzi, il 19 con il poeta e scrittore Gabriele Frasca, il 21 con Titta Fiore.