Bothanica" dei Momix: al teatro Bellini fino al 25 aprile"

Andrà in scena fino al 25 aprile 2010 al Teatro Bellini di Napoli il nuovo spettacolo della compagnia americana Momix, diretta da Moses Pendleton e da lui fondata nel 1980, "Bothanica".
Bothanica ricrea le meraviglie della natura, del mondo vegetale: un temporale d’agosto, insetti frenetici, fiori che sbocciano, farfalle e tutto ciò che riguarda lo stupefacente micro e macrocosmo che circonda l’uomo, e di cui appunto l’uomo dovrebbe avere più cura, in un’epoca in cui la natura è, invece, fortemente minacciata dalle sue costanti incursioni disequilibratrici. I meravigliosi danzatori-illusionisti plasmano il proprio corpo a seconda del soggetto che devono interpretare, sia esso animale o vegetale, per rappresentare una natura viva e pulsante in tutte le sue parti.
Lo spettacolo è diviso in due parti: Winter Spring (il nome delle due prime stagioni Inverno-Primavera, ma anche, in inglese, “lo slancio dell’inverno”) e Summer Fall (Estate-Autunno, ma anche “la caduta dell’estate”). E in questo semplice ma affascinante gioco linguistico si nasconde molta della elementare ma accattivante filosofia Pendleltoniana. Le coreografie sono un insieme di elaborati giochi ottici, intessuti di efficaci strutture dinamiche proprie della modern dance americana. Il panorama sonoro è impressionante per varietà: ben trentacinque diverse fonti sonore, dalle musiche delle Quattro Stagioni di Vivaldi ad alcuni brani di Peter Gabriel, tutte legate dal rumore dell’acqua. Tutto questo, insieme ai fantastici elementi scenici quali lo sfondo nero, le proiezioni, l’illuminotecnica ed i costumi, creano delle meravigliose illusioni ottiche. C’è, per esempio, un tessuto incredibilmente elastico che si attacca al corpo, ma può anche gonfiarsi moltissimo ed in un momento, da conchiglia, può trasformarsi in un bellissimo iris. Bellissimo l’effetto di buio, braccia e gambe fosforescenti, che sembrano entità autonome capaci di assumere qualsiasi forma. In altri momenti dello spettacolo, vi sono immagini astratte, che possono essere interpretate in modo diverso dallo spettatore oppure figure che subiscono continue metamorfosi, come il millepiedi che genera tanti centauri. Una gabbia diventa qualcosa di aereo con la danzatrice che si muove in un certo modo; i petali di un fiore diventano le ali di una farfalla oppure la gonna di una ballerina di flamenco. "Ho concepito lo spettacolo come una metamorfosi – dice Pendleton – corpi che si trasformano in pietre, alberi o api. Il mio approccio è stato simile a quello poetico che ha avuto Pablo Neruda, il mio poeta preferito che leggo ogni mattina prima di andare a nuotare in un lago freddissimo, a proposito delle relazioni fra esseri umani e natura. Il Surrealismo afferma che fantasia e sogni rispecchiano sprazzi di realtà. Passo molto tempo ad analizzare il mondo dei sogni e chissà, questo forse si riflette nell’atmosfera di Bothanica e dei Momix in generale".
Tuttavia uno spettacolo dei Momix non può essere raccontato a chi non l’ha mai visto: la magia della loro arte è comprensibile solo allo sguardo.

M.C. Izzo