Torre del Greco – "Ho avuto l’onore di chiudere la rassegna natalizia del Comune di Torre del Greco, ma questo concerto segna per me un inizio, l’inizio di un percorso importante". Con queste parole Iacentino ha salutato gli spettatori accorsi numerosissimi nella sala del Teatro del Buon Consiglio sabato 8 gennaio: il pubblico ha riempito la sala fin da mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo, tanto da non lasciare alcuna sedia libera, anzi, diverse decine di spettatori hanno seguito il concerto in piedi. Ma forse, con tutte le novità che abbiamo avuto modo di vedere, la parola "concerto" diventa riduttiva: a cominciare dal palco, pieno, più del solito, di strumenti musicali che il maestro Iacentino suona magistralmente: piano, batteria elettronica, basso synth, basso acustico ed un gruppo di percussioni che "riempie" sempre più la scena: campanacci, tamburello, concas, bonghetti e piatti. Un’orchestra al completo nelle mani di un "one man band" nel vero senso della locuzione. Unica eccezione sul palco, la soprano Rosaria Busiello, moglie dello stesso Iacentino, che fa ormai parte di un duo inscindibile. Iacentino e Rosaria Busiello sono un unico spettacolo, in cui la presenza femminile, oltre a cantare brani da solista (memorabile interpretazione di "Adagio", non presente in scaletta ma fortemente voluta dal pubblico), serve ad arricchire con la propria voce quasi tutti i brani che il cantautore torrese sceglie di riarrangiare e presentare al suo pubblico in una veste praticamente inedita. Come il successo classico "Canzone appassiunata", riproposta a mò di tango, oppure la latineggiante "Pigliate na pastiglia", ed ancora le modernissime sonorità di cui arricchisce brani del suo repertorio di classici, da "Piano piano dolce dolce" a "Malafemmena". Non solo Napoli, però, nella scaletta di "Iace": un’altra importante novità è proprio lo spazio dedicato alla musica italiana dei mostri sacri, dai Pooh a Morandi. Una scelta di qualità che consente a Iacentino di sdoganarsi dall’etichetta di artista di musica napoletana per aspirare a raggiungere un pubblico ancora maggiore. Non va mai dimenticato che sono proprio le platee a rilasciare l’attestato di stima più importante ad un artista, nonostante in questo periodo di attestati egli ne abbia ricevuti davvero tanti, dalla Sicilia al Lazio passando ovviamente per la Campania, da parte di pro-loco, circoli, teatri, associazioni, managers con i quali il maestro ha collaborato negli anni, con grande gioia del pubblico. Pubblico che, come nel caso del concerto di sabato, non resta mai passivamente all’ascolto delle canzoni che gli vengono proposte, ma diventa parte attiva dello show. E così la scaletta diventa un semplice "canovaccio" che si modella in forza dei numerosi bis e delle richieste degli spettatori: da "Palomma ‘e notte" alle immancabili evergreen di Peppino Di Capri, di cui il maestro ha proposto un medley in finale di concerto. Insomma, se il Comune di Torre del Greco ha puntato su Iacentino per chiudere la propria kermesse natalizia, con l’aspettativa di offrire buona musica dal vivo ed offrire alla gente un personaggio legato alla nostra città, amato e seguito, certamente si è trattato di una scommessa vincente.