Sant’Antonio Abate – Due Dop come il pomodoro San Marzano e il cipollotto nocerino. Ma anche tanti prodotti meno noti eppure di alta qualità, tanto da essere inseriti nell’elenco delle produzioni tradizionali della Campania, come il fagiolo mustacciello e il finocchio di Sarno. Parte dalla promozione e valorizzazione delle colture tipiche e del paniere regionale, il Divin Castagne 2018, rassegna gastronomica che si svolge a Sant’Antonio Abate in piazza Sandro Pertini, giunta all’ottava edizione. La rassegna apre i battenti il 29 settembre alle ore 19 e durerà 6 giorni: dal 29 settembre al primo ottobre e poi ancora da sabato 6 ottobre a lunedì 8.

Il format, proposto da Carmine D’Aniello, Giovanna Mascolo e Andrea D’Auria, ideatori e organizzatori dell’evento e dal direttore del Divin Castagne 2018, Salvatore Caputo, si articola in un programma tra gusto, arte e cultura con uno sguardo al territorio, alle sue tipicità, nonché ai temi del benessere e della salute. Corner saranno assicurati all’esposizione delle produzioni a marchio della Campania, suddivise per aree territoriali.
“Quest’anno – spiegano gli organizzatori – abbiamo voluto concentrarci sui cibi del nostro territorio che fanno bene alla salute, coinvolgendo anche i massimi esperti del settore come il professor Rocco di Prisco del Cnr, e sulla tutela delle tradizioni che ancora vivono tra i monti Lattari e l’Agro Nocerino-Sarnese con le sue due dop (il pomodoro San Marzano e il cipollotto nocerino, ma anche con le piccole produzioni tipiche come il fagiolo mustacciello)”.
“Abbiamo anche dato – ha detto Salvatore Caputo, di Alto Artigianale, consulente del Divin Castagne – uno sguardo all’estero, coinvolgendo importanti buyer che incontreranno le aziende del territorio in incontri one to one. Così facendo il Divin Castagne diverrà una vetrina internazionale per i nostri produttori”.

Tra le novità dell’edizione 2018, il lancio del “Tast@round”: una degustazione itinerante dei prodotti di alta qualità territoriale promossa grazie alla collaborazione con Alto Artigianale che parte idealmente da Sant’Antonio Abate per arrivare ai consumatori di diverse città. La tabella di marcia sarà definita sulla base di incontri con i buyer presenti al Divin Castagne. Nell’ambito dell’evento sono previsti workshop B2B – “incontri di gusto” con la presenza di stakeholders esteri. Un momento voluto dal direttore, Salvatore Caputo, che, attraverso la programmazione di incontri tra singole aziende e potenziali compratori, “permetterà realmente ai produttori del territorio di incontrare potenziali clienti nazionali ed internazionali ai quali presentare i propri prodotti”. Gli incontri tra aziende del territorio e buyer esteri sono fissati per lunedì 1 ottobre e avverranno one-to-one. Cinquanta le aziende iscritte.
Cento chef e 300 produttori si alterneranno in sei serate per trasformare piazza Sandro Pertini in un quartiere del gusto. La cittadina pedemontana dei Lattari “sarà un ristorante a cielo aperto dove ogni piatto sarà realizzato con un prodotto tipico del territorio e abbinato al vino più rappresentativo dello stesso “terroir”‘.