Raccolta di liriche di Giuseppe Palomba

(a) Torre del Greco – "L’età dei fiori" è il titolo della raccolta di liriche di Giuseppe Palomba. Il libro, edito da Cicorivolta edizioni, è la prima opera autografa del giovane scrittore torrese. Nelle liriche in esso contenute gli elementi tratti dal mondo fisico, concreto, vengono trasformati in simboli di stagioni del cuore e della vita; ecco perché Palomba adotta senza esitazioni una metrica sciolta, libera da vincoli formali, dove la musica del verso coincide non con astratti schemi imposti dalla tradizione, ma con lo scorrere del pensiero e delle emozioni. Dietro ogni poesia c’è una breve favola dai toni ora dolci, ora amari, in cui si racconta la nascita di altrettante situazioni affettive come amore, amicizia, solitudine. L’amore: amori vissuti, amori passati, amori svaniti, ma che un domani rincontreremo. L’amore vissuto nella fase più acuta con estasi e angoscia, a tutto volume, con la percezione troppo amplificata dell’inizio, del durante e soprattutto della fine. Un lento crescendo di emozioni, protagoniste di poesie che rispecchiano i vari momenti e gli stati d’animo dell’adolescenza di Palomba. Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, per l’autore lo sono stati una penna e un quaderno in cui lui ha riversato ciò che in quel momento nell’anima si scatenava. Ma chi si può definire vero poeta? Poeti si può anche diventare, non necessariamente nascere. Tuttavia, anche in questo caso, in qualche angolo del nostro cuore e della nostra mente il germe della poesia deve pur esserci, se poi viene a galla, ma di per sé potrebbe essere infecondo o passare inosservato se, ad un certo momento, non fosse "costretto" a fare i conti con la necessità di esprimere di comunicare. Questo, in estrema sintesi, è il percorso poetico affrontato in età adolescenziale da Palomba.
M. C. Izzo
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 18 maggio 2011