Per la ricorrenza dell’8 dicembre a Torre la tradizione incontra l’arte

Torre del Greco è ormai pronta per il grande evento: l’Immacolata e il 150° anniversario dell’eruzione del Vesuvio. In particolare, in quei giorni del lontano 1861, le scosse sismiche abbatterono e lesionarono le case mentre le esalazioni di zolfo fugarono i torresi. A descrivere con arte e maestria quanto accadde è stato l’artista Antonio Caso, pittore corallino. Il suo tappeto, detto di segatura, è stato realizzato con una tecnica antichissima: l’artista l’ha infatti lavorato direttamente sul pavimento di una chiesa dall’alto verso il basso, da sinistra verso destra e viceversa, ottenendo così una stesura omogenea da vedere da un piano più alto. La tecnica richiede una particolare maestria: la segatura viene posta sul disegno, tracciato in precedenza, direttamente con le dita, senza collante o altro materiale fissante ma solo appoggiata al suolo. Nella sua rappresentazione intitolata “Sotto la tua Protezione”, Caso ha cercato di dare il giusto sfogo alla composizione, senza intaccare però l’icona dell’Immacolata, posta al centro della scena, figura dominante di tutta l’opera e raffigurata nella sua totale bellezza in cielo, in ascesa fra le nuvole. In alto a sinistra, invece, il volo di una colomba bianca che rappresenta lo spirito santo, anch’esso a proteggere il popolo torrese. L’artista non poteva rinunciare ad alcuni elementi fondamentali e caratteristici per rappresentare la città di Torre del Greco: nella parte superiore dell’opera, verso destra, appare la Basilica di Santa Croce, il suo campanile segna esattamente le ore 10 del mattino, orario in cui il Vesuvio fece la sua prima eruzione nel 1861. In evidenza, grazie al suo colore, spicca anche il corallo, altro elemento di tradizione dato che i torresi sono conosciuti in tutto il mondo per la sua lavorazione. Lo troviamo collocato su quest’isola fantastica, nata dalla rappresentazione dei due mondi, quello spirituale e quello reale. In basso due giovani che camminano verso la speranza e la purezza: la scala fa da tramite tra il popolo torrese e l’Immacolata. Guardando verso destra, infine, il Vesuvio in eruzione. Con questa opera unica, si può dire che Antonio Caso è riuscito a fondere tradizione ed innovazione. Il Tappeto si potrà visitare fino all’8 dicembre presso la Chiesa della S.S. Assunta in via Comizi a Torre del Greco.
Giovanni Cardone
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 7 dicembre 2011