Napoli – Inaugurata a Bagnoli,  lo scorso sabato 4 marzo,  “Corporea”, il nuovo museo interattivo di Città della Scienza, il più grande in Italia e tra i più avanzati in Europa. Progettato da Massimo Pica Ciamarra, l’edificio di Corporea si snoda in 5mila metri quadri dedicati al corpo umano, con 14 isole tematiche e più di cento postazioni  interattive : un vero e proprio viaggio nell’anatomia e nella fisiologia umane, che non trascura la biologia molecolare, la robotica, la farmacologia e la prevenzione in ambito medico. Pur servendosi  di quanto di meglio la tecnologia offre, nonché della consulenza di esperti ricercatori, Corporea  affascina e coinvolge il suo pubblico secondo la cifra tipica di Città della Scienza , ovvero la possibilità di “vivere” gli exibit e le installazioni da protagonisti,  non da semplici spettatori. E di visitatori ne sono giunti già tanti nella sola serata inaugurale, una serata sicuramente significativa per Città della Scienza e per  Napoli, un 4 marzo di “resurrezione” a 4 anni esatti dal barbaro attentato che fece ardere buona parte della struttura, fondata negli anni ’90 dal prof. Vittorio Silvestrini, illuminato accademico dell’Università Federico II. Da quel tragico 4 marzo 2013 , si è attivata una class action che ha contribuito alla rinascita del prestigioso complesso, ponendo le basi per un  suo nuovo e , si spera, luminoso futuro. Corporea non poteva essere volano migliore per questa auspicabile ripresa, in cui hanno investito l’Europa, l’Italia ed in primis la Regione Campania, come ha testimoniato il ricco pattern di autorevoli ospiti convenuti : dal Presidente Silvestrini, al Primo Cittadino Luigi De Magistris, dal Governatore De Luca, ai Ministri Fedeli e De Vincenti, insieme con  Vincenzo Lipardi, segretario generale di Città della Scienza.   Tutti i conferenzieri, coordinati da Alessandro Barbano, direttore del Mattino,  hanno sottolineato un dato importante : lo sforzo congiunto e la sinergia di più enti, insieme con la partecipazione popolare e uno straordinario supporto della RAI, hanno consentito di raggiungere questi incoraggianti risultati, che troveranno ulteriore vigore con l’inaugurazione di uno splendido Planetario in 3D, il prossimo 19 marzo, in un’area attigua a Corporea.

La rinascita,  tuttavia, dovrebbe raggiungere il suo pieno compimento intorno al 2020, quando sarà ricostruito il nuovo Science Centre, esattamente lì dove la mano criminale appiccò lo scellerato incendio ( ad oggi non sono stati né individuati né condannati i colpevoli).

Si auspica,  dunque,  che la sete di sapere e la civiltà prevalgano su criminalità e  oscurantismo culturale, perché, come ha spesso affermato Luigi Amodio, direttore di Città della Scienza , “ Napoli ha dimostrato di essere una città estremamente attenta ed interessata all’innovazione, con tutte le carte in regola per diventare un riferimento internazionale in campo scientifico-tecnologico”.



Marika Galloro