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(a) Torre del Greco – Dell’articolato progetto di recupero del superbo portale di Villa Bruno Prota le associazioni culturali torresi non sanno nulla. Alla stragrande maggioranza di queste una fotocopia del piano di valorizzazione non è stata fatta recapitare. Il comunicato pubblicato sul sito del Comune in data 2 giugno è parso un fulmine a ciel sereno, o meglio, data la rilevanza della notizia, “un raggio di luce a ciel tempestoso”. Inequivocabili le parole del presidente del Gruppo Archeologico Vesuviano, Salvatore Perillo: “Apprezziamo, lodiamo e stimiamo l’operato dell’Amministrazione comunale che ha sentito la necessità e il bisogno d’intervenire a favore di un bene, patrimonio non solo cittadino, ma dell’intera collettività. Non ci può essere rammarico, ma sarebbe stata forse opportuna una comunicazione più idonea in campo associativo per chi coopera per la valorizzazione del patrimonio culturale”. “Ci auguriamo conclude Perillo– che questo discorso possa estendersi al resto delle altre emergenze e delle altre realtà architettoniche e archeologiche dislocate sul nostro territorio”. Alla sommità del portale è posta un’edicola votiva con la statua di San Gennaro alle cui preghiere è affidato il compito di proteggere la villa contro la furia del Vesuvio e, si spera, in attesa del placet della Soprintendenza e date le condizioni in cui versa la costruzione, anche i passanti e gli automobilisti in percorrenza lungo via Nazionale.
Simone Ascione
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 29 giugno 2011