La vicenda sotto molti aspetti è ancora poco chiara: il Comune di Torre del Greco, attraverso l’Ass. alleAttività produttive Domenico Maida, più di un mese fa ha stanziato 100mila euro di fondi per l’installazione di sistemi di video sorveglianza. I commercianti che ne faranno richiesta otterranno il 50% del capitale investito, fino ad esaurimento delle risorse. Ma tra i commercianti ancora oggi ci sono perplessità in Videosorveglianza-Cittadina

quanto sono “obbligati” ad acquistare l’impianto che è collegato alle forze dell’ordine, servizio definito “secur shop”. Ma cos’è il Secur Shop? È un semplice sistema di video-sorveglianza con in aggiunta un apparecchio, con funzioni di allarme, fornito di telecomando: quando il commerciante si sente minacciato pigia il pulsante, l’impianto inizia a registrare in modalità crittografata e avverte immediatamente il Comando Provinciale più vicino. Il Comando invia una pattuglia, acquisisce e visualizza i dati. Di fatto, pigiando il tasto si fa immediatamente denuncia alle Forze dell’Ordine. Se l’apparecchio viene utilizzato indiscriminatamente e si allertano le forze dell’ordine inutilmente, si rischia di essere denunciati per procurato allarme. Il Presidente dell’Ascom, Giulio Esposito, dichiara: “Il bando così com’è non va bene. Si deve dare la possibilità a tutti di partecipare e scegliere l’impianto che si ritiene opportuno”. Inoltre, questo servizio viene fornito da una sola azienda, un’altra sta aspettando alcune autorizzazioni. Così il commerciante, per usufruire dei fondi, deve necessariamente acquistare detto prodotto da una sola ditta fornitrice. In pratica, il meccanismo è da considerarsi un regime di monopolio. C’è stato anche un incontro con un distributore del prodotto con alcuni rappresentanti del Comune, presso il comando dei Vigili Urbani. Erano presenti gli assessori Maida e Luccio, il Comandante dei VVUU Formisano e rappresentanti dell’ASCOM. In quell’occasione gli esponenti dell’Ascom hanno chiesto la modifica del bando. Di fatto, ad oggi, la modifica non è avvenuta e si “costringe” ancora il commerciante, se vuole usufruire dei fondi, ad acquistare il prodotto ad un certo prezzo. Già in passato, nel 2003, un’altro progetto simile non avrebbe avuto i risultati sperati e i commercianti avrebbero speso tanti soldi inutilmente. E poi, c’è da chiedersi come mai non si vuole modificare il bando? La tecnologia proposta non è attualissima, sono impianti di video sorveglianza analogici. Pertanto consigliamo, a chi deve affrontare l’acquisto, di documentarsi bene ed eventualmente scegliere sistemi di videosorveglianza digitali, che oltre ad avere elevate prestazioni hanno costi anche più bassi rispetto a quelle analogiche.

Antonio Civitillo

Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola l’1 giugno 2011