Depuratore industriale: più consiglieri denunciano irregolarità. I quesiti de La Torre trovano risposta

Torre del Greco – Continua l’odissea depuratore industriale. La Torre non si ferma, va avanti e cerca sempre di far chiarezza, sempre attenta e vigile su ciò che accade. Finalmente giunge qualche risposta a una delle tante nostre domande e ad alcuni dubbi da noi formulati. Ci riferiamo in particolare alle volumetrie dell’impianto previsto a Leopardi. Secondo la Soprintendenza, la cubatura non deve superare del 40% di quella oggetto di dismissione, ma come da noi segnalato più volte i parametri non sono stati rispettati. Il progetto è a firma degli ingegneri Giuseppe Moscariello e Ottavio Betrò.
Il giorno 15 gennaio, finalmente, le officine Trenitalia hanno aperto le porte alla VII^ commissione che insieme a dei tecnici si è recata presso l’esistente struttura (utilizzata solo per il lavaggio delle carrozze) per rilevarne le esatte misure.
Ebbene, sorpresa! Il nuovo eco-mostro non rispetta per niente i parametri rilasciati dalla Soprintendenza. Sembrerebbe, inoltre (sempre come da noi segnalato in articoli precedenti), che le licenze dell’attuale capannone non esistano, perciò non poteva essere avviata alcuna pratica per la costruzione del nuovo eco-mostro dei veleni.
E a proposito di sostanze tossiche e nocive, durante il sopralluogo alcuni consiglieri hanno affermato che l’aria era irrespirabile e provocava bruciore agli occhi. Sarebbe innanzitutto opportuno verificare, quindi, se l’area è da bonificare.
Nel frattempo il sindaco Borriello, insoddisfatto della relazione della Triassi, costata a noi cittadini ben 12mila euro, ha deciso di commissionarne un’altra: toccherà al professore Gennaro Terraciano, con studio legale a Roma, effettuare la nuova relazione, che costerà alle casse comunali altri 3mila euro.
Ma le sorprese non finiscono qui. "NO al depuratore dei veleni!", grida il primo cittadino, mentre nomina come mini city-manager l’ingegnere Giovanni Salerno, responsabile dell’area tecnica dell’Ente e socio della Vapa depurazioni che dovrebbe manutenere e/o gestire il depuratore industriale a Leopardi. Ricordiamo che l’impianto si costruirà, anche se ci sono reali elementi perché il progetto si blocchi, e invitiamo tutti a non abbassare la guardia: purtroppo viviamo in un paese dove i cavilli o gli escamotage la fanno da padroni!
Ma le novità non finiscono qui: domani, giovedì 30 gennaio verrà depositato un atto in Procura dove si denunciano le irregolarità rilevate e da noi appena descritte. I primi ad aver firmato sono consiglieri Lorenzo Porzio, Antonio Donadio, Luigi Russo, Vittorio Cuciniello, Ciro Di Donna, Catello Esposito, Michele Farinaro, Carmine Gentile, Gennaro Grenato, Ferdinando Guarino, Rosario Luccio, Vincenzo Maida, Giovanni Palomba, Michele Polese e Rosario Rivieccio.
La raccolta delle firme continua, per saperne di più e consultare l’elenco completo dei www.latorre1905.it.
Antonio Civitillo