Torna l’incubo rapine a Torre del Greco. I rapinatori colpisco per ben tre volte, a distanza di poco tempo, tre bar in tre zone a Torre del Greco. È domenica sera quando due persone con il volto coperto da cappelli e sciarpe e armati di pistola sono piombati nella caffetteria che si trova nei pressi del porto corallino, precisamente nel caffè “Baraonda” di via Calastro. I due malviventi hanno fatto irruzione nel locale e, sotto la rapina-pistola

minaccia delle pistole, si sono fatti consegnare quello che era presente in cassa a quell’ora (circa 300 euro): subito dopo sono saliti su una Toyota Yaris parcheggiata fuori al locale e a tutto gas sono scappati proseguendo per via Calastro, che porta al porto di Torre del Greco. Subito dopo sono allertati gli uomini dell’Arma dei carabinieri, che giunti sul posto hanno visionato le immagini del sistema di videosorveglianza interno al locale alla ricerca di qualche elemento utile alle indagini. Ma proprio mentre erano all’interno del “Baraonda” è arrivata la notizia che altre due rapine, con modalità simili, erano state consumate in altrettanti bar situati lungo via Nazionale, la strada che collega Torre del Greco a Torre Annunziata. Anche in questo caso i malfattori sono entrati in azione a volto coperto e con armi in pugno, e anche questa volta hanno svuotato le rispettive casse (100 e 300 euro). Ma nell’ultima rapina c’è stato un ostacolo: infatti, durante le fasi della rapina, un avventore del bar si è reso conto che i malviventi stavano usando pistole giocattolo. E così, per evitare guai, i due rapinatori hanno deciso di risalire subito in auto e scappare via. Nella fretta di scappare, però, hanno lasciato la pistola (un’arma giocattolo con il tappo rosso mancante), che è stata consegnata ai carabinieri della compagnia guidata dal capitano Michele De Rosa. Con queste ultime tre rapine il conto sale a cinque assalti in meno di un mese. Il primo colpo fu fatto al Cherry Plum di viale Europa (dove tre individui armati e con volto coperto da caschi integrali fecero irruzione nel locale e, tenendo sotto tiro ed in ostaggio il barista e tre clienti, asportato un grosso quantitativo di sigarette, oltre a circa tremila euro in contanti). Dopo, fu la volta del bar Milù di via Litoranea (allora, i malviventi minacciarono il titolare e gli undici clienti presenti in quel momento e in pochi minuti portarono via l’incasso di giornata, circa duemila euro, ma anche i soldi e alcuni oggetti di valore che le persone avevano addosso). Dopo questi fatti, rimbomba ancora più forte la richiesta di aiuto lanciata dai commercianti per avere maggiori garanzie in termini di sicurezza.

Alfonso Ancona