Difenderemo il nostro territorio""

(a) Torre del Greco – Le manifestazioni di protesta contro l’apertura della nuova discarica proseguono in un clima di tensione sempre più acuta tra la popolazione e le istituzioni, rappresentate nel Comune vesuviano dalle forze dell’ordine. La testata giornalistica LaTorre ha rivolto alcune domande a Francesco d’Aquino, un giovane manifestante residente a Boscoreale. Per che cosa lei ed i suoi concittadini state combattendo? Combattiamo e combatteremo per la difesa di un territorio oppresso da una classe politica che fa i propri interessi senza tenere conto delle esigenze della popolazione. Combattiamo per salvaguardare la nostra salute, per evitare che le esalazioni e ogni altra forma di inquinamento possano arrecare danni irreparabili ai cittadini di quest’area. Combattiamo per proteggere la nostra economia, che si sostiene in gran parte sulle attività agricole e di ristorazione, e che verrà letteralmente travolta da un ammasso di monnezza. Perché le proteste sono partite soltanto adesso? In realtà i comitati stanno protestando sin dal 2008, e da allora hanno organizzato varie manifestazioni e raccolto firme. Purtroppo la politica e le istituzioni ci regalano “gentilmente” parte della loro attenzione soltanto quando la situazione degenera: uno dei malcostumi di questo paese ed una delle ragioni del dramma che stiamo vivendo. In una recente dichiarazione, il presidente Caldoro ha ribadito che, se una legge dello stato prevede una discarica a Terzigno, quella norma verrà rispettata. Qual è la reazione di fronte a queste parole? Sono parole che non fanno altro che esasperare gli animi, e certamente i manifestanti non si fermeranno perché il Presidente ha posto un veto, anzi. Molte volte chi detiene delle responsabilità, peraltro frutto di un mandato elettorale, dovrebbe dare maggior peso alle parole che proferisce.
Angelo Confuorto
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 27 ottobre 2010